PESCARA – Strano gioco del destino quello che vede il ritorno di Zeman a pochi mesi della conclusione della trionfale stagione a Pescara nelle vesti dell’avversario in uno scenario del tutto rivoluzionato. Il passaggio da Stroppa a Bergodi nella conduzione della squadra si augura possa dare una scossa nel gruppo, mentre il modulo con tutta probabilità subirà delle modifiche. Poche le indicazioni tattiche visto che solo nella giornata di ieri il tecnico ha avuto modo di sperimentare alcune soluzioni. Dalle prime impressioni la squadra dovrebbe schierarsi con il 3-4-2-1 con Terlizzi e Caprari che dovrebbero giocare dal primo minuto.
Scelte quasi obbligate viste le numerose assenze in casa biancoazzurra: squalificati Cascione, Capuano e Zanon, ancora fuori per infortunio Blasi, Colucci, con Weiss in dubbio, la formazione è presto che fatta. Tra i pali Perin e linea difensiva costituita da Cosic, Terlizzi e Bocchetti. A centrocampo interni Nielsen e Bjarnason con Balzano e Modesto esterni mentre in avanti si lotta per un maglia con Vukusic in vantaggio su Abbruscato. Caprari e Quintero dovrebbero fungere da suggeritori, schierati davanti alla linea di centrocampo.
ROMA SENZA DE ROSSI E LAMELA – Zeman dovrebbe sciogliere un paio di dubbi, uno a centrocampo e uno in attacco. Tra i pali Giocoechea vista l’indisponibilità di Stekelenburg e linea difensiva verso la conferma con Piris e Balzaretti sulle corsie esterne e Marquinos e Castan centrali. Burdisso che torna a disposizione potrebbe essere lasciato in panchina visto che i quattro scelti nella sfida con il Torino hanno offerto buone garanzie. A centrocampo il dubbio è legato alla presenza di Pjanic in luogo di Tachtsidis, in effetti il Bosniaco è apparso in crescita ed oltre ad aver segnato il 2-0 nel posticipo contro i granata, è apparso uno dei migliori in campo. Da valutare anche che il Greco di contro è appena tornato disponibile e quindi potrebbe non essere al 100% della condizione. Con l’assenza per squalifica di De Rossi gli altri due inseriti dovrebbero essere Bradley e Florenzi. In avanti il secondo dubbio è per il ruolo di vice Lamela (fermo per una lesione legamentosa del compartimento esterno della caviglia destra). Affianco a Totti ed Osvaldo dovremmo trovare Lopez, visto che Destro stenta ancora a decollare, tuttavia la scelta definitiva potrebbe essere presa solo in fase di rifinitura o il giorno stesso della gara.
DOVE COLPIRE I GIALLOROSSI? – Compito non semplice per Bergodi quello di dare un input alla squadra in pochi giorni e trovarsi subito davanti una delle squadre più insidiose della categoria. Tuttavia se è vero che i giallorossi sono in grado di esprimere un gioco a tratti irresistibile, di contro, questo avvio di stagione non è stato tutto rosa e fiori. Partendo dalla posizione in classifica (sesta posizione con 20 punti frutto di 6 vittorie, una a tavolino, 2 pareggi e ben 5 sconfitte) i giallorossi hanno avuto un inizio stagione a tratti tormentato alternando anche all’interno dei 90 minuti, alti e bassi vertiginosi. Basti pensare alla gara casalinga contro l’Udinese persa nel finale per 3-2 o alla sconfitta di Parma con lo stesso punteggio. Tante azioni gol non sempre concretizzate ad esempio nello scorso turno contro il Torino c’è voluto un dubbio rigore per sbloccare un match per larghi tratti dominato ma con la squadra incapace di sbloccare il punteggio.
Su questo dovrà lavorare la squadra biancoazzurra. Una sfida da vincere anche “mentalmente”. Una missione non impossibile insomma, basti pensare che Bologna e Parma sono riuscite a sconfiggere i giallorossi proprio approfittando di questi episodi. Il primo augurio è di vedere in campo una squadra più quadrata e compatta, grintosa e pronta a non tirar dietro il piede nei contrasti. Trovare una strategia per fermare una squadra di Zeman è un pò come vincere la lotteria tuttavia siamo convinti che questo cambio di panchina darà per lo meno una voglia di riscatto per diversi giocatori che sanno di non poter più fallire un’occasione per evitare di esser ceduti poi a gennaio. Il rientro di Terlizzi al centro della difesa potrebbe restituire un pò di esperienza ad una retroguardia che ha ad oggi pagato a caro prezzo il salto di categoria.
Mancheranno però anche pedine importanti come Cascione a centrocampo e probabilmente Weiss che seppur con alti e bassi è stato uno dei pochi ad offrire un pizzico di imprevedibilità in più ad una squadra troppo lenta nella manovra e ancora con uno scarso peso offensivo. Probabilmente Bergodi giocherà gli assi nella manica di Caprari e Vukusic per colpire di rimessa, aspettando qualche passo falso della difesa giallorossa. Le verticalizzazioni di Quintero come i suoi calci da fermo poi potrebbero essere l’arma in più per contrastare l’armata giallorossa, pronta a sbranare il povero Delfino. Infatti anche l’attuale numero uno giallorosso, pur essendo un buon portiere, ha mostrato di avere di tanto in tanto qualche amnesia
PROBABILI FORMAZIONI:
PESCARA (3-4-2-1): Perin; Cosic, Terlizzi, Bocchetti; Balzano, Nielsen, Bjarnason, Modesto; Quintero, Caprari; Vukusic.
ROMA (4-3-3): Giocoechea; Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti; Pjanic, Bradley, Florenzi; Lopez, Osvaldo, Totti.