Pagnanelli: “Così, oltre che Ufficio di Presidenza, potrà diventare un museo per la città e per chi vorrà visitarla”
PESCARA – Il Presidente del Consiglio Comunale di Pescara,Francesco Pagnanelli rende noto che sarà riqualificata la Sala Aternum, sede dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale. Gli spazi, dove risiedono libri, documenti e cimeli della storia della città necessitano di manutenzione, al fine di eliminare infiltrazioni, umidità, distacco di intonaci e recuperare la funzionalità delle finestre.
Precisa Pagnanelli
“Tutto questo servirà a rendere la Sala nuovamente fruibile e aperta al pubblico. Tant’è che una delle cose che promuoverò una volta fatti i lavori, sarà proprio il suo utilizzo a fini non solo istituzionali, quindi: visite e aperture perché la città la conosca meglio con il suo contenuto di documenti e testimonianze storiche e non appena i lavori la riconsegneranno più bella e in sicurezza, la Sala tornerà ad essere anche la sala operativa del Presidente del Consiglio, com’è accaduto fino ad oggi.
Si tratta di una necessità, posta ora dalla struttura tecnica anche per evitare che le condizioni peggiorino con il tempo, infatti parliamo di un intervento di manutenzione straordinaria che consiste anche nella impermeabilizzazione di due pareti esterne, questo a tutela dei libri e documenti conservati nella Sala stessa.
Nessun collaboratore della Presidenza sarà sfrattato, come riportato stamane dalla stampa, si tratta per tutti di una collocazione provvisoria da cui si potrà continuare senza problemi a svolgere le attività di segreteria, finché non finiranno i lavori che cominceranno nei prossimi giorni. Lo spazio sarà rinnovato e reso accessibile e funzionale proprio come un piccolo museo, perché merita di diventarlo, come forse immaginava chi l’ha voluto e quanti si sono prodigati per arricchirlo nel corso degli anni.
Una volta riqualificata, la Sala Aternum diventerà fulcro di tutta l’attività culturale del Consiglio Comunale e potrà magari aggiungersi alle stanze di pregio messe a disposizione dal Comune per le cerimonie nuziali proprio per la sua particolarità”.