L’Assessore: “Al posto di fare disinformazione Masci si documenti per evitare altre brutte figure”
PESCARA – L’assessore al Bilancio del Comune di Pescara,Bruna Sammassimo replica con la seguente nota al capogruppo di Pescara Futura, Carlo Masci sul tema dell’aumento delle tasse locali e sul raddoppio delle aliquote Irpef varati dalla Giunta Alessandrini e sottolinea i “disastri finanziari” lasciati in eredità dalla precedente Amministrazione:
“Se fosse possibile dare nome e cognome ai debiti che il Comune di Pescara deve provvedere nei prossimi anni a ripianare, ci sarebbe, ancor prima di quello dell’ex sindaco Luigi Albore Mascia, quello dell’ex assessore al Bilancio della Regione Carlo Masci.Dopo essere stato smentito a mezzo video sulla fermezza della sua posizione circa il futuro di Corso Vittorio Emanuele, Masci si rimette sul baratro con una nota in cui sostiene che l’operazione dell’aumento delle tasse al Comune di Pescara sarebbe falsa, perché l’Ente non sarebbe “da considerarsi Ente strutturalmente deficitario… pertanto non ha l’obbligo di rispettare la percentuale di copertura del 36 per cento dei servizi a domanda individuale”, cita la delibera.A parte l’operazione verità sui disastri finanziari dell’amministrazione Mascia & Co, certificata dai Revisori dei Conti col parere negativo al Rendiconto 2013 e dal Tesoriere con attestazione di uno scoperto di conto corrente pari a quasi 30 milioni alla data del 16 giugno, e che continuerà con la presentazione del Bilancio 2014 in Consiglio Comunale, ci chiediamo per quale motivo l’ex assessore al Bilancio al posto di fare disinformazione non si documenti.Sappiamo che è difficile ammettere che i debiti degli esercizi precedenti sono stati rinviati all’esercizio 2014, in modo da lasciarli come scomoda eredità a qualcun altro, ma Masci abbia il coraggio di essere chiaro.La deficitarietà strutturale di un Comune è definita dalla legge e prevede il mancato rispetto di cinque parametri su 10. Il Comune di Pescara, al momento, non ne rispetta 2, questo sulla base del decreto ministeriale del 18 febbraio 2013. Altra cosa è, invece, il pre-dissesto finanziario di un Ente, previsto dall’articolo 243 bis del TUEL, che si presenta quando c’è una crisi finanziaria, un disavanzo di gestione, una mole di residui ingovernabili e debiti fuori bilancio non coperti, ovvero quelli lasciati in eredità dalla Giunta di cui Masci era primo sostenitore.Debiti che stiamo cercando di governare al meglio attraverso la messa in campo di procedure di riequilibrio finanziario previsto dal Testo unico stesso, per evitare a Pescara quest’altra brutta pagina”.