PESCARA – Continuano a registrarsi casi di sversamenti presumibilmente illegali nel fiume Pescara.Infatti alcuni cittadini transitando in bici sulla pista ciclabile hanno scoperto nella sponda nord , in corrispondenza del ponte di ferro,due tubi neri, incassati tra cemento e terreno, uno di 60 centimetri di diametro, l’altro di 220 centimetri, dai quali fuoriesce un liquido schiumoso e maleodorante.A rendere noto questi “anomali sversamenti” è Armando Foschi, esponente dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che ha ricevuto segnalazione e foto .I due scarichi fino a pochi giorni fa sarebbero rimasti nascosti da rovi e sterpaglie e sono emersi grazie ai lavori in corso del Ponte Nuovo che hanno disboscato parte dell’argine. Foschi chiede al Sindaco Alessandrini, se sia al corrente dell’esistenza di quei due scarichi sospetti, ben visibili a occhio nudo, se abbia dato mandato agli uffici tecnici di accertare la provenienza e la legittimità di quegli scarichi, visto che si trovano sul territorio di Pescara, e di rendere pubblica l’origine delle due condotte.
“Pescara, con il governo Alessandrini, è ormai divenuta la città delle emergenze irrisolvibili – ha sottolineato Foschi -. Sta accadendo con l’emergenza traffico e smog, con i livelli delle polveri alle stelle, e il sindaco Alessandrini incapace di adottare qualsivoglia iniziativa strutturale, tirato dalla giacchetta da commercianti, alleati di partito e inadeguatezza.Sta accadendo con l’emergenza balneazione, tornata prepotente l’estate scorsa e che da allora ha piombato Pescara in un tunnel buio senza uscita: abbiamo cominciato con gli sversamenti del 28 luglio dei 30milioni di litri di feci e liquami nel fiume, che hanno generato un divieto di balneazione tenuto nascosto alla città. Da allora la crisi non si è mai risolta, anzi oggi siamo al paradosso che chi, per mandato del popolo, ha il dovere di governare il territorio e di operare le scelte, assumendosene le responsabilità, per garantire il diritto alla salute del popolo stesso, pretende di passare per la vittima e va a chiacchierare con i magistrati che indagano sulla stessa emergenza balneazione per lamentarsi, ovvero ‘il fiume è inquinato, ma non è solo colpa nostra’.In altre parole oggi il duo Alessandrini-Del Vecchio non ha capito che da ventuno mesi governa Pescara e in 21 mesi ha solo saputo combinare disastri. Il fiume inquinato non sarà solo colpa di Pescara, ma intanto sul tratto pescarese del fiume continuano a spuntare come funghi, ogni giorno, scarichi sospetti: gli ultimi due li hanno segnalati appena ieri alcuni cittadini che hanno avvistato una presenza anomala transitando sulla pista ciclabile.
«A questo punto», dice Foschi, «chiediamo se il sindaco Alessandrini sia già a conoscenza di quei due scarichi, che comunque dovrebbero anche essergli stati segnalati dalla ditta che sta svolgendo i lavori di realizzazione del Ponte Nuovo o dai suoi stessi tecnici comunali. E se è stato informato, conosce il sindaco Alessandrini l’origine dei tue scarichi, ovvero conosce la natura di quel liquido che, attraversando le condotte, sversa nel fiume? Dopo ventuno mesi di governo e diecimila sopralluoghi sul fiume, tutti condotti con l’Arta e tutti ampiamente pubblicizzati – ha detto Foschi – quegli scarichi non sono mai stati segnalati e riteniamo inaccettabile che siano eventualmente sfuggiti all’occhio perspicace della giunta Alessandrini che continua a non-amministrare Pescara. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede che venga subito effettuato un controllo sue due scarichi per capire cosa trasportino i tubi e a chi appartengano».
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