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Pescara scende in piazza

da Annarita Ferri

Giornata internazionale di mobilitazione studentesca

PESCARA- Giornata internazionale di mobilitazione studentesca indetta per giovedì 17 novembre in risposta all’appello internazionale lanciato anche quest’anno, dagli indignados newyorchesi di Occupy Wall Street.

Il Collettivo Studentesco Pescara infatti, come in centinaia di altre città nel mondo, ha organizzato un grande corteo che si svolgerà per le vie della città a  partire alle ore 09:00 da Piazza Salotto e percorrerà il seguente percorso: Corso Umberto-Piazza Sacro Cuore-Corso Vittorio Emanuele-Ponte Risorgimento-Viale Marconi-Via Conte Di Ruvo-Viale d’Annunzio-Ponte d’Annunzio- Via Alcide de Gasperi-Via Caduti del Forte-Piazza Italia, dove si svolgerà  un’assemblea finale.

In un momento così delicato per le sorti dell’economia mondiale e in particolare italiana i ragazzi si rifiutano di assistere passivamente alla macelleria sociale in corso presentata sotto forma di “provvedimenti necessari al risolvimento della crisi”.

La crisi non verrà risolta rimettendo in piedi lo stesso modello di società che ci ha governato finora e che ci ha portato a tutto questo.La crisi verrà risolta creando una società diversa, investendo sui beni comuni, sulla sanità, sull’istruzione pubblica e gratuita. Noi studenti siamo il futuro di questo paese. Ci rifiutiamo di pagare lo scottodi una situazione di cui non abbiamo colpe.

Vogliamo che la crisi la paghi chi l’ha provocata. E vogliamo rimettere in discussione tutte le certezze che ogni giorno politici ed economisti continuano a presentarci come dogmi indiscutibili. Solo così potremo fondare una società nuova su basi realmente democratiche.

si legge in una nota divulgata dal Comitato Studentesco che giovedì mattina scenderà  in piazza assieme ai sindacati di base Cobas e Cub, quest’ultimi  hanno indetto sempre per il 17 uno sciopero dell’intera giornata di tutto il lavoro dipendente per permettere anche ai non studenti, che siano essi lavoratori, precari o pensionati, di unirsi a noi in una battaglia che riguarda tutti.

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