Il consigliere comunale Lega Foschi chiede che venga restituita piena funzionalità al servizio e che si accertino le inadempienze della governance Asl
PESCARA – Il consigliere comunale Armando Foschi, Lega, ha reso noto che secondo l’ultima sentenza del Consiglio di Stato il Comune di Pescara è il legittimo proprietario dell’Eliporto , ovvero del parcheggio coperto con annessa Elisuperficie per il servizio di Elisoccorso adiacente l’Ospedale civile di Pescara.Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comune di Pescara contro la prima sentenza del Tar. Foschi annuncia che sottoporrà subito la vicenda all’attenzione del sindaco di Pescara Masci sollecitando da un lato, il reperimento dei fondi necessari per restituire piena funzionalità al servizio; dall’altro lato, l’istituzione di una Commissione d’indagine che accerti le inadempienze dell’attuale governance della Asl, la quale ha lasciato al completo abbandono una struttura di cui pure rivendicava la proprietà.
“Il contenzioso tra Asl e Comune si è aperto il 9 luglio 2013, quando l’amministrazione comunale, con una nota ufficiale, ha ordinato alla Asl di Pescara il rilascio e lo sgombero dell’Eliporto adiacente l’Ospedale civile Santo Spirito, struttura che sempre il Comune aveva concesso alla Asl in gestione per nove anni a partire dall’8 giugno 2000 con contratto in scadenza il 7 giugno 2009 e dietro il pagamento di un corrispettivo pari a 48milioni di vecchie lire l’anno. Già il 13 aprile 2013 il Comune aveva inviato alla Asl una prima lettera sollecitando da un lato il pagamento dei fitti mai versati e, dall’altro, il rilascio dell’immobile, ma l’Azienda sanitaria, per tutta risposta, aveva ribadito la proprietà dell’immobile in quanto, a suo giudizio, lo stesso sarebbe stato realizzato con un vincolo di destinazione alla preesistente Asl, e aveva impugnato dinanzi al Tar l’ordinanza di sgombero e rilascio.
Il Tar, in prima battuta, ha effettivamente riconosciuto in capo alla Asl la proprietà del manufatto, sentenza impugnata dal Comune dinanzi al Consiglio di Stato che ora ha ribaltato completamente la vicenda, accogliendo il ricorso del Comune di Pescara. In sostanza il Consiglio di Stato ha affermato, innanzitutto, che per il trasferimento della proprietà dell’immobile dal Comune all’Azienda sanitaria sarebbe stato necessario un provvedimento regionale, che non c’è mai stato. Ha dunque pieno valore la prima convenzione, stipulata nel 2000, tra i due Enti, con la Asl che ha continuato a godere del bene senza però pagare il corrispettivo convenuto, riconoscendo la proprietà dell’eliporto al Comune e la legittimità dell’ordinanza firmata nel 2013.
A questo punto si aprono un capitolo e uno scenario completamente nuovi nella vicenda inerente la chiusura dell’Elisuperficie, avvenuta a inizio mese: la Asl non ha infatti rinnovato la concessione al gestore del manufatto, lo stesso responsabile del servizio antincendio, Salvatore Mallia, e il risultato è che oggi l’Elisuperficie è inutilizzabile per qualunque tipo di elicottero, dunque anche per gli A109 e i BK117 che pure rispettano i limiti di peso della struttura. E il dramma è che la struttura è stata cancellata dalle rotte di volo del servizio d’emergenza nel silenzio più totale. Questo significa che oggi anche un A109, a servizio delle piattaforme di estrazione poste al largo della costa, che dovesse trasportare un paziente in gravi condizioni di salute, comunque non potrebbe più atterrare su quella superficie pure attrezzata, costata alla collettività oltre 500milioni di vecchie lire, per costruire le barriere di recinzione, le condotte di smaltimento acque reflue, persino la rampa di collegamento diretto al Pronto soccorso.
A questo punto – ha aggiunto Foschi – accertata la proprietà dell’Eliporto in capo al Comune, sottoporremo subito la vicenda all’attenzione del sindaco Carlo Masci chiedendo l’attivazione immediata dell’amministrazione comunale per restituire funzionalità di esercizio alla piattafoma: innanzitutto vanno trovate le risorse necessarie per restituire agibilità e funzionalità all’Elisuperficie che ha una importanza vitale per la città e per il suo ospedale. Dall’altro lato, però, occorre fare chiarezza su quella che è stata la gestione, sino a oggi, dell’Elisuperficie: oggi siamo tornati sulla piattaforma e ci ha sconvolto lo stato di abbandono in cui versano sia i parcheggi che la piattaforma su cui atterravano gli elicotteri. Se prima sull’elisuperficie scendevano elicotteri, oggi ci crescono sopra alberi e piante, oltre che ai rifiuti, a testimoniare l’incuria che evidentemente da anni caratterizza l’immobile. E allora vogliamo sapere chi abbia deciso materialmente di ridurre in tali condizioni di abbandono una struttura la cui riqualificazione costerà oggi alla collettività milioni di euro”.