Tre i casi scoperti, ma si indaga su un altro episodio
PESCARA – La Squadra Mobile di Pescara ha arrestato C. G. (35 anni) e D. S. (29 anni), entrambi rumeni e residenti in provincia di Chieti. Devono rispondere di una serie di reati gravissimi come il sequestro di persona, la violenza sessuale di gruppo e la rapina.
Le indagini sono partite alla fine del mese di luglio del 2014 dopo la denuncia di una giovane prostituta rumena che aveva raccontato di essere salita a bordo di un’auto guidata da un uomo presentatosi come un comune cliente. La donna era stata subito presa a schiaffi, legata al sedile con la cintura di sicurezza e minacciata.
Solo dopo essere stata immobilizzata, la malcapitata si era accorta che all’interno del veicolo vi era un altro uomo che improvvisamente era sbucato fuori dal portabagagli.Condotta in una stradina di campagna, la giovane era stata costretta a sottostare a rapporti sessuali con entrambi gli uomini, i quali, infine, le avevano anche sottratto 300 euro, per poi abbandonarla in strada.
Mentre erano in corso le indagini su questo episodio, esattamente agli inizi del mese di settembre, altre due prostitute rumene, a distanza di un’ora l’una dall’altra, venivano sequestrate e violentate, una nel territorio di Silvi Marina (TE) ed un’altra alla periferia di Pescara, con modalità del tutto simili a quelle denunciate dalla prima vittima.Partendo dai pochi elementi a disposizione, gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dei due stupratori, uno dei quali ha anche in parte ammesso le proprie responsabilità.