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Pescara, sfratti e assegnazioni via Lago di Borgiano: precisazioni di Del Trecco

da Redazione

L’assessore  replica  al consigliere regionale Blasioli
PESCARA – “La giunta Masci non ha approvato alcuna delibera ‘in sordina’ sull’assegnazione delle case popolari, ma ha piuttosto ripristinato il rispetto delle regole e della legge nelle procedure da seguire, legge in vigore anche per le famiglie sgomberate da via Lago di Borgiano, e troppo spesso bypassata dalla giunta Alessandrini. Le famiglie sgomberate dai palazzi pericolanti continueranno ad avere una corsia prioritaria rispetto alla graduatoria in vigore, ma, esattamente come prevede la legge, chi rifiuterà l’alloggio assegnatogli subirà la decadenza, esattamente come accade a chiunque altro. Una procedura che non è stata erroneamente rispettata negli ultimi due anni e mezzo e con gli uffici stiamo anche cercando di capire come questo sia stato possibile”.

Lo ha detto l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco replicando alle affermazioni del consigliere regionale Blasioli.
“Le bugie hanno le gambe corte, e quelle del consigliere Blasioli, ex vicesindaco nella giunta Alessandrini, non fanno eccezione – ha sottolineato l’assessore Del Trecco -. La procedura di assegnazione degli alloggi popolari è dettata dalla legge 96 del ’96 ed è quello che abbiamo ribadito in una delibera trasparente e pubblica. Questo significa che la priorità di scelta viene decisa con i criteri di antichità di assegnazione e permanenza dei requisiti, regola che vale per le famiglie sfollate di via Lago di Borgiano come per tutte le altre. Ovviamente, a fronte di uno sgombero per inagibilità grave del palazzo, quando si rende disponibile un appartamento popolare, si assegna prima alla famiglia sfollata rispetto a quelli della graduatoria generale, valutando anche le condizioni soggettive, ovvero l’eventuale presenza di disabili o di malati gravi che richiedono la presenza di un ascensore o altre necessità.

Ma, per dirlo in poche parole, le famiglie sfollate di via Lago di Borgiano non possono scegliere il quartiere in cui andare ad abitare come non può sceglierlo nessun altro, né possono rifiutare le case loro assegnate per continuare a vivere in albergo o per continuare a ricevere il CAS, il Contributo per l’autonoma sistemazione, come sta accadendo da due anni e tre mesi con un grave danno erariale. L’approvazione di quella delibera, che è in realtà ridondante rispetto a una legge che l’ex vicesindaco Blasioli dovrebbe ben conoscere, è stata necessaria perché purtroppo, spulciando tra le carte, ci siamo ritrovati dinanzi a decine di atti di assegnazione degli alloggi alle famiglie di via Lago di Borgiano, datate 2018, con relative rinunce e revoche, e quelle persone hanno continuato a stare in albergo a spese della collettività e non c’è alcuna legge che lo permette.

Non solo: l’ex vicesindaco Blasioli continua a parlare del diritto di quelle famiglie di essere definitivamente sistemate nei nuovi palazzi di via Trigno, peccato che lo stesso Blasioli abbia fatto questa promessa a quei cittadini 2 anni e tre mesi fa quando il cantiere era ancora in alto mare, tanto che a oggi, 25 ottobre 2019, sappiamo per certo che quelle case non saranno pronte prima di un anno e mezzo, ovvero prima di aprile 2021, e certamente non possiamo consentire alle famiglie di via Lago di Borgiano di restare in albergo per altri 18 mesi a carico di tutta la collettività né di continuare a percepire i CAS perché è la legge che ce lo vieta e lo vietava anche al Pd e alla giunta Alessandrini.

Tradotto – ha ribadito l’assessore Del Trecco – man mano che, anche attraverso gli sfratti, si libereranno e saranno disponibili alloggi popolari, in qualunque quartiere della città, chiameremo gli assegnatari di via Lago di Borgiano che hanno priorità rispetto agli altri, chi di loro eventualmente rinuncerà decadrà dal diritto come chiunque altro”.

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