Si legge nella sua nota:
“Pescara Shopping ha funzionato, trasformando il centro di Pescara in una grande piazza commerciale naturale, com’è destinata a diventare ogni giorno, tutto l’anno se Amministrazione e commercianti tutti insieme, ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo al lavoro su obiettivi realizzabili e adeguati alla storia e alla vocazione della nostra città. Anche la Festa dello Stadio, sempre ieri, ha funzionato. Due eventi pensati e realizzati per sostenere il comparto commerciale.
Uno straordinario succe
Continuiamo a fare rete al di là di strumentalizzazioni politiche che nulla aggiungono alla costruzione, come la storia commerciale di Pescara dimostra, e penalizzano la costruzione e realizzazione di idee.
Colgo qui l’occasione per ringraziare tutte e quattro le associazioni di categoria, Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato, che insieme hanno costruito questa serata e con le quali siamo già di nuovo al lavoro per il futuro, che sarà di certo un’altra edizione di Pescara Shopping entro ottobre per incentivare i consumi e dare sostegno al comparto commerciale.
Lavoriamo già a Pescara Chrismas Shopping, che sarà un grande spettacolo di eventi nelle vie del centro commerciale naturale e attirerà tanto pubblico nel periodo natalizio, questo a partire già dalla seconda metà di novembre fino alla fine dell’anno. Inoltre lavoriamo affinché le luminarie natalizie da semplici addobbi, diventino un vero e proprio evento turistico, come accade a Torino e a Salerno, con le Luci d’artista che da anni richiamano migliaia di persone: abbiamo già reperito 70.000 euro da investire subito, portandole a Pescara e diventando così la terza città d’Italia dove vivere questo evento.
Chiara deve essere una cosa: stiamo lavorando per costruire la vocazione turistica della città ed è un lavoro che deve essere corale e per questo siamo aperti a suggerimenti e proposte che siano libere da strumentalizzazioni di turno e dettate dalla comune attenzione al potenziale e alle possibilità della città.
Tra gli interventi è giusto immaginare una fitta programmazione di eventi capaci di produrre presenze ed incoming e rigenerare l’immagine della città a livello nazionale. Per fare questo occorre però investire su questo settore risorse di bilancio. Finora abbiamo fatto tanto con poco ma non è immaginabile poter continuare così. Francavilla ad esempio, con una politica lungimirante, investe il 2% del bilancio solo per gli eventi.
Noi invece, su tutto il comparto del Turismo, abbiamo 100.000 euro, che è una cifra irrisoria rispetto alla grandezza, al peso e al valore della nostra città. Occorre almeno dal prossimo anno investire l’1% del bilancio perché per costruire il futuro e rilanciare questi settori al di là delle chiacchiere occorrono risorse vere, investite nel migliore dei modi. E’ così che avremo un ritorno tangibile in termini economici per il comparto commerciale e per l’intera collettività”.
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