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Pescara si inchina a “sua maestà” Morrissey

da Piero Vittoria

L’ex leader degli Smiths ha incantato i circa 2000 presenti, molti dei quali accorsi da fuori Abruzzo

PESCARA – Definirlo un evento sarebbe riduttivo: domenica scorsa il concerto di Morrissey a Pescara è stato molto di più …. emozione pura …. il cantante inglese ha stregato una platea che si è fatta trascinare a suon di rock, ma quel rock che mette d’accordo tutti indistintamente! L’ex leader degli Smiths ha letteralmente ipnotizzato il pubblico lasciandolo senza fiato dall’inizio alla fine della performance.

Morrissey è apparso in forma smagliante, non si è risparmiato per nulla offrendo un live da cui ci sarebbe molto da imparare: tenere il palco come lui è veramente cosa per pochi anzi pochissimi. Tanta l’attesa per un concerto iniziato in ritardo ed anticipato da proiezioni video con Ramones, Brian Eno, Charles Aznavour e tanti altri eroi di un passato musicale glorioso ed irripetibile. Poi sale sul palco il “Moz” e la commozione è palpabile nelle facce dei tanti fans accorsi numerosi anche da fuori Abruzzo: è il delirio assoluto fra i circa 2000 presenti.

Voce da brividi, look elegante, un carisma unico di cui si respira il “taste” in ogni attimo del live: questo è Morrissey, artista considerato uno dei maestri assoluti della musica inglese di un certo tipo, da qualcuno definita “intellettuale”, a noi piace invece semplicemente parlare della sua genialità. Una scaletta che ha concesso poco al suo storico gruppo (alla fine saranno solo quattro i brani del periodo Smiths), in perfetto equilibrio fra la sua ultraventennale produzione solista ed il recente contradditorio album World Peace Is None Of Your Business, disco che non ha messo completamente d’accordo la critica, ma pur sempre di altissimo livello artistico.

Alle prime note di The Queen Is Dead, assoluto manifesto degli Smiths, la gente si è subito immersa in un’atmosfera assolutamente magica, l’apertura è di quelle che difficilmente si dimenticano. Una band che dispensa rock al fulmicotone affianca Morrissey che ammalia con le sue inconfondibili movenze giocando spesso con il lungo cavo del microfono. Peccato per un’acustica non impeccabile che ha penalizzato un po’ le sonorità volutamente spinte del live, ma è solo un piccolo dettaglio di una serata che rimarrà a lungo nell’immaginario collettivo.

È un live “disegnato” appositamente per i fans: poche sono infatti le concessioni ai brani più famosi del suo repertorio, invece una maggiore attenzione ad altri più particolari dei suoi dischi, con ovviamente largo spazio all’ultimo di cui ne propone ben otto. Speedway e Certain People I Know riportano a due dei migliori lavori della produzione solista (Vauxall and I e Your Arsenal). Uno dei momenti più intensi del concerto è Trouble Loves Me in cui la voce di Morrissey è indescrivibile per intensità e profondità. I’m Throwing My Arms Around Paris riecheggia di Smiths pur essendo tratta dal penultimo lavoro solista Years of Refusal.

Ovviamente l’esaltazione massima si ha nelle riproposizioni delle Smitshiane Meat Is Murder (corredata da un video con immagini molto forti e crude, vista la campagna contro il consumo della carne da sempre attuata dal “Moz”) e soprattutto How Soon Is Now?, uno dei più popolari brani della band inglese. Il finale è per You Have Killed Me, accolta da un’autentica ovazione e I’m Not a Man, lunghissimo brano di oltre sette minuti, che nella versione live è ancora più bella di quella in studio.

Il bis si apre con Asleep che merita un discorso a parte: originariamente pubblicata come B-side della celeberrima hit degli Smiths The Boy with the Thorn in His Side, è uno degli apici massimi raggiunti dalla coppia Johnny Marr- Morrissey con il suo incedere piano e voce, splendidamente riproposta proprio in questo concerto pescarese.

Come chiudere una serata epocale come questa? Una maniera migliore Morrissey non poteva trovarla: partono le note di Everyday Is Like Sunday ed il palazzetto esplode. Arriva anche l’ultima mossa che conquista definitivamente la platea: Il “Moz” si sfila la camicia gettandola fra la sua gente e va via a petto nudo fra l’esaltazione generale. Impossibile non amare un artista come lui, unico e forse inarrivabile …. Inchiniamoci a “Sua Maestà” Morrissey!

SCALETTA CONCERTO DI PESCARA 19 OTTOBRE 2014:

The Queen Is Dead

Speedway

Certain People I Know

World Peace Is None of Your Business

I’m Throwing My Arms Around Paris

Kiss Me a Lot

Neal Cassady Drops Dead

Istanbul

Trouble Loves Me

The Bullfighter Dies

Kick the Bride Down the Aisle

Earth Is the Loneliest Planet

Meat Is Murder

How Soon Is Now?

You Have Killed Me

I’m Not a Man

Encore:

Asleep

Everyday Is Like Sunday.

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