Lo fa con un progetto dedicato ai soggetti più sensibili della comunità cittadina
PESCARA -L’Assessore alle Politiche Sociali ,Giuliano Diodati rende noto che il Comune di Pescara ha presentato al Ministero dell’Interno una proposta di candidatura con il progetto Rete di Intervento Sociale, a valere sui fondi UNRRA (amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione) per il 2014.
Spiega l’Assessore:
Si tratta di un progetto proposto dall’Ufficio Politiche Comunitarie in raccordo con le Politiche Sociali, realizzato anche grazie all’apporto dell’esperta in progettazione sociale europea Roberta Pellegrino, che nasce per potenziare la rete territoriale già attiva nel pronto intervento sociale e migliorare la vita di persone in stato di esclusione sociale, attraverso il rafforzamento dei servizi di bassa soglia, ovvero i servizi primari (cibo, igiene, abbigliamento).
Il progetto, di cui il Comune sarà capofila, si pone anche l’obiettivo di andare oltre questa dimensione e arrivare ad erogare agli aventi diritto anche servizi di seconda soglia, come mediazione socioculturale, didattica, laboratori specifici e formativi, sostegno economico strutturato. Attraverso la partecipazione al bando il Comune recupera dopo anni la sua capacità propositiva nell’ambito del Fondo UNRRA e di farlo in un momento di particolare bisogno per la comunità cittadina, su cui agisce da tempo il pronto intervento sociale del Piano di zona, che raggruppa l’operato di 15 parrocchie e 6 associazioni.
Nello specifico partner dell’Amministrazione sono due soggetti che hanno una particolare storia su questo settore, quali la Fondazione Caritas e l’Associazione On the Road, individuate per le esperienze maturate proprio nell’ambito del pronto intervento sociale. L’intento dell’Amministrazione è quello sia di valorizzare l’apporto dell’intera rete territoriale in questo e in altri progetti, coinvolgendo il mondo del terzo settore in modo sostanziale nella politica di intervento in tema di inclusione sociale e a favore dei gruppi più fragili della comunità cittadina, sia quello di avvalersi dell’esperienza che arriva da questo mondo per produrre interventi più mirati e capaci di dare aiuto e risposte a chi ne ha bisogno”.