Il documento si pone come obiettivo principale la lotta al lavoro irregolare nei cantieri del Comune di Pescara attraverso la prevenzione,la sicurezza e la legalità
PESCARA – La Giunta comunale ha approvato un nuovo Protocollo d’intesa, che ieri mattina è stato sottoscritto con la Direzione provinciale del Lavoro e con la Asl di Pescara, e che, attraverso l’adozione di alcune misure concrete, mira a garantire la tutela dei lavoratori contro ogni forma di irregolarità.Il documento si basa su alcuni punti cardine quali: attivazione di uno scambio di informazioni tra enti per garantire la sicurezza dei cantieri del Comune di Pescara, individuazione della figura del ‘tutor’ della formazione, rivolta soprattutto agli operai, e nomina di direttori dei lavori e responsabili della sicurezza capaci di garantire la propria presenza, ventiquattro ore su ventiquattro, sul cantiere.
L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Pescara Alfredo D’Ercole nel corso della conferenza stampa convocata ,ieri,ha illustratol’iniziativa e il contenuto del Protocollo d’intesa. Presenti anche Orazio Parisi, per la Direzione Provinciale del lavoro, e Antonio Caponetto, per la Asl, che hanno preso parte alla stipula ufficiale dell’atto, e poi dei dottor Pavone e Zappacosta, che hanno prestato il proprio supporto nella stesura del protocollo stesso.
Ha sottolineato l’assessore:
obiettivo del documento è individuare il modo più efficace per combattere il lavoro irregolare nei cantieri del Comune di Pescara, una lotta che si basa su tre mosse fondamentali: prevenzione, sicurezza e legalità. Per portare avanti tale battaglia occorre innanzitutto attuare misure importanti, che non si traducono nella semplice applicazione di una sorta di ‘bandiera blu’, ma piuttosto nell’adozione di un Protocollo che ha degli aspetti giuridici importanti, perché quello che oggi abbiamo sottoscritto verrà trasferito nelle procedure dei capitolati speciali d’appalto, dandogli le gambe per camminare e avere efficacia.
Il punto chiave sarà lo scambio di informazioni tra i tre soggetti coinvolti, ossia Comune, Asl e Direzione provinciale del lavoro, uno scambio di informazioni che va al di là delle previsioni normative, ma piuttosto punta a istituzionalizzare la ‘concertazione preventiva’ che parte dalla cultura della sicurezza, perché non basta fare repressione a posteriori, ma occorre innanzitutto la prevenzione. In tal senso punteremo sulla concertazione preventiva con le imprese aggiudicatarie degli appalti per giungere alla piena affermazione dei diritti dei lavoratori, favorendo la sottoscrizione di un accordo con le rappresentanze sindacali prima della consegna dei lavori stessi.
Poi l’impegno per la formazione e l’informazione attraverso l’introduzione di una nuova figura, quella del ‘tutor di cantiere’, ossia un soggetto garante dello scambio di informazioni che abbia le funzioni di affiancamento e assistenza formativa alle maestranze che operano all’interno dei programmi costruttivi delle singole opere edili. Spesso purtroppo le normative parlano in modo incomprensibile per gli stessi lavoratori che invece devono essere i primi a capire il tema della sicurezza.
A tal fine la formazione andrà fatta prima dell’inizio dei cantieri, all’interno dei cantieri, e le stesse imprese dovranno certificare l’avvenuta formazione dei propri dipendenti circa i rischi connessi con ciascun specifico intervento. Il Comune di Pescara ha già previsto un ulteriore protocollo con l’Ance per elevare la qualità dei cantieri, oltre a un terzo accordo con gli Ordini professionali, probabilmente solo gli architetti visto che gli altri, invitati ad alcune riunioni, non si sono neanche presentati, forse non sono interessati alla tematica della sicurezza. Il nostro obiettivo è dunque quello di migliorare la qualità dei cantieri pubblici e far sì che diventino un modello per quelli privati.
Il protocollo deve infatti prevedere la nomina di Direttori dei lavori e responsabili della sicurezza che stiano ogni giorno sul cantiere. E poi la tutela della dignità dei lavoratori: alcuni sono sottoposti, prima di raggiungere il cantiere e iniziare il lavoro quotidiano, a viaggi estenuanti; ciò non sarà più possibile, chi viene a Pescara ci dovrà dire dove alloggia prevedendo l’uso di locali sul posto o quantomeno a un raggio di distanza ragionevole.
Per tutti i lavoratori è poi ribadito l’uso del cartellino, ossia nel cantiere tutti i presenti devono essere sempre identificabili, norma valida sia per i dipendenti delle imprese, per i subappaltatori e per il noleggio a caldo di lavoratori autonomi. Infine dovrà essere individuata una Commissione congiunta tra i tre enti che una volta l’anno si riunirà per fare il punto della situazione e verificare come migliorare il protocollo.
Coloro che sottoscriveranno l’atto dovranno poi dargli attuazione negli avvisi di gara. I cittadini avranno il vantaggio di una selezione a monte delle imprese che potranno aderire solo se saranno in grado di dimostrare la qualità del lavoro svolto. Tra l’altro nel contratto che stipuleremo con ogni singola impresa inseriremo anche la clausola di risoluzione del rapporto di lavoro allorquando la stazione appaltante constati l’impiego di manodopera non in regola con gli obblighi contrattuali.
Ha aggiunto Parisi, della Direzione provinciale del Lavoro:
la nostra è una sinergia operativa: gli Organismi coinvolti vigileranno prima di entrare nel cantiere con le ditte e con i coordinatori della sicurezza, elemento fondamentale se consideriamo che lo scorso anno abbiamo controllato 124 cantieri, cui facevano capo 184 aziende e circa 147 di tali aziende, dunque l’80 per cento, sono risultati irregolari sotto il profilo della sicurezza.