Anche il punto vendita pescarese è rientrato nella protesta coordinata sul tutto territorio nazionale.
PESCARA – Insolito risveglio per la concessionaria Fiat di via Raffaello che nella notte del 1° febbraio è stata ‘sigillata’ con nastri bianco-rossi e tappezzata di volantini e cartelli, come se vi fosse stato consumato un crimine. Autrice di tale atto è la CasaPound di Pescara, la quale ha esposto anche uno striscione sul ponte dell’asse attrezzato vicino al palazzo di città riportante la dicitura: ‘Fiat odia l’Italia’. Gli organizzatori infatti, spiegano che il gesto coordinato su tutti i punti vendita Fiat del territorio italiano non vuole essere un’azione violenta ma pura provocazione dettata dalle recenti vicende riguardanti i lavoratori della casa automobilistica italiana:
Prima fallisce, meglio è. Per tutti! Salviamo i lavoratori e la produzione italiana, non la dirigenza Fiat, incapaci avventurieri che amano il profitto e non l’Italia
questo è lo slogan riportato sui volantini distribuiti stamane da CPI che rivendica l’interruzione di incentivi per vetture prodotte all’estero da manodopera sottopagata ed esige:
Incentivi solo per auto prodotte in Italia, mentre, quanto agli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Termini Imerese, propone che siano sequestrati, nazionalizzati e affidati a Finmeccanica e Fincantieri. La Fiat vive di aiuti pubblici e, nonostante ciò, ha tradito il nostro paese e la nostra gente. Vuole incentivi e soldi dallo Stato, ma poi licenzia e chiude le fabbriche nel nostro Paese per portare la produzione all’estero.
CASAPOUND- E’ un’associazione di Promozione Sociale che tramite volontari ad essa affiliati si batte per questioni politiche ed umane ad interesse collettivo,nata negli anni ’90 a Roma e ormai diffusa in tutta Italia. In passato ha anche militato nel partito Fiamma Tricolore dalla quale ne esce definitivamente nel 2008 dando vita a CasaPound Italia con circa duemila tesserati che esprimono la loro opinione attraverso 15 librerie,20 pub, 8 associazioni sportive, una web radio con 25 redazioni in Italia e 10 all‘estero, una web tv, un mensile ‘L’Occidentale’ e un trimestrale ’Fare quadrato’; inoltre vanta oltre 150 conferenze organizzate in tutta Italia con i più grandi nomi della cultura nazionale.
Visti i suoi trascorsi di sensibilizzazione verso situazioni analoghe a quelle odierne che coinvolgono i lavoratori Fiat,l’associazione non poteva non agire e ha mostrato proprio disappunto ‘sigillando’ oltre 40 punti vendita italiani della concessionaria.
Anche se non è dello stesso avviso Gianni Rinaldini, segretario generale della FIOM( federazione impiegati operai metallurgici) che ha commentato duramente l’accaduto:
È chiaro che si tratta di una iniziativa volta esclusivamente a farsi propaganda. Non c’entra niente con le lotte dei lavoratori Fiat!Confondono le acque, le loro finalità sono lontanissime da quelle dei lavoratori.
Per il segretario infatti,la Casapound ha cercato solo di farsi pubblicità con l’atto di boicottaggio messo in opera la scorsa notte nelle città italiane.