Il presidente della commissione mobilità e sicurezza Armando Foschi ha illustrato i primi risultati dello studio statistico sugli incidenti stradali a Pescara
PESCARA – “E’ la fascia oraria compresa tra le 13 e le 14, dunque coincidente con l’uscita dalle scuole e la chiusura di negozi e uffici, quella in cui si registra il maggior numero di incidenti stradali a Pescara, mentre le giornate ‘nere’ sono il mercoledì e il giovedì. Sono i primi dati statistici emersi dal Piano Comunale sulla Sicurezza stradale in fase di redazione e che a breve dovrà approdare in Consiglio comunale, fornendo le indicazioni utili e le azioni da mettere in atto per abbattere del 20 per cento l’incidenza dei sinistri stradali ogni tre anni, sino a dimezzarne il numero entro il 2030, come da indicazioni della normativa europea”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Sicurezza Armando Foschi ufficializzando i primi dati del Piano emersi durante l’ultima seduta.
“Dopo il Piano Urbano della Mobilità sostenibile, il Piano Generale del Traffico Urbano e il Biciplan, arriva a Pescara anche il Piano Comunale sulla Sicurezza stradale che ne è la logica conseguenza – ha sottolineato il Presidente Foschi – e la cui redazione è stata affidata a un raggruppamento di professionisti, i quali stanno lavorando in stretta sinergia con la Polizia municipale per la raccolta dei dati generali inerenti gli incidenti stradali che si verificano a Pescara. La disponibilità dei dati ha permesso di effettuare un’analisi puntuale della realtà e di individuare le criticità. Il primo step del lavoro si è focalizzato sulla raccolta dei dati esterni, quindi i vecchi piani, la normativa nazionale, regionale ed europea, i dati Istat che raccolgono informazioni dettagliate sui sinistri, ovvero gli orari, l’età delle persone alla guida dei mezzi coinvolti, gli anni delle auto; nella seconda fase c’è stata la geolocalizzazione degli stessi dati raccolti e il rapporto con la statistica nazionale. E il primo dato emerso ci dice che a Pescara la maggior parte degli incidenti stradali, quasi tutti determinati dalla distrazione, si verifica nella fascia oraria compresa tra le 13 e le 14, ovvero nel picco orario coincidente con l’uscita dalle scuole, con una maggiore incidenza nelle giornate del mercoledì e del giovedì, mentre fino a qualche anno fa il giorno nero era il martedì. Gli incidenti mortali fortunatamente all’interno della città restano molto contenuti, mentre la carenza della segnaletica stradale e le cattive condizioni di manutenzione delle arterie restano due delle prime cause di scontro tra mezzi, e su tale punto già sappiamo che per il rifacimento dei 390 chilometri di strade occorrerebbe prevedere in bilancio almeno una spesa pari a 2milioni di euro l’anno.
In particolare il gruppo di lavoro – ha sottolineato il Presidente Foschi – ha sollecitato la costituzione di una task force assegnata in via esclusiva alla sorveglianza delle necessità urgenti derivanti da interventi minimi di manutenzione ordinaria da attuare sul territorio, dunque capaci di segnalare agli uffici in tempo reale l’urgenza di rifare attraversamenti pedonali, di ripristinare un cartello divelto o semplicemente di potenziare la cartellonistica là dove si riscontrano delle assenze informative, o anche di riparare una buca che è potenzialmente fonte di pericolo. Secondo i dati raccolti i punti critici del territorio sono gli incroci tra via Leopoldo Muzii e via Regina Elena, dove paradossalmente, a detta dei tecnici, il numero degli incidenti è aumentato dopo l’installazione della rotatoria, proprio per una carenza inerente la segnaletica esterna capace di indicare in modo chiaro direzione di marcia, corsie e precedenze; poi gli incroci tra via Monte di Campli e via Fonte Romana; via Fonte Romana e via Pian delle Mele; poi piazza Primo Maggio, dove gli interventi infrastrutturali successivi hanno reso non congruente il margine stradale con l’andamento del marciapiede e hanno determinato un restringimento anche a causa di una curva che fa parte di un progetto complessivo di riorganizzazione non completato. Obiettivo del Piano, in fase di completamento, sarà quello di condurre l’amministrazione, ovvero la città, verso l’obiettivo Europa 2030, ovvero al dimezzamento degli incidenti entro i prossimi 9 anni, con una riduzione progressiva del 20 per cento ogni tre anni dei sinistri automobilistici, e del 30 per cento per quelli che coinvolgono i motocicli, con la tutela dei pedoni, dei ciclisti, dei motociclisti e delle utenze deboli, ossia bambini, giovani, anziani e diversamente abili. Entro fine ottobre – ha aggiunto il Presidente Foschi – torneremo a sentire il gruppo di lavoro per la valutazione finale del Piano che poi approderà in Consiglio comunale”.