Lo rende noto il consigliere comunale Antonelli ricordando che tali sessioni dovevano cominciare venerdì prossimo 29 luglio
PESCARA – Durante la Conferenza dei Capigruppo da Marco Presutti è stata avanzata la richiesta di slittamento in autunno delle Sessioni consiliari dedicate all’Urbanistica, sessioni che, altrimenti, dovevano iniziare venerdì prossimo 29 luglio.
Lo ha reso noto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli sottolineando che dopo due anni di ritardo, lo sviluppo e il rilancio urbanistico, edilizio ed economico della città devono ancora attendere.
“Ci attendevamo di ascoltare il sindaco Alessandrini e di sentire dalla sua viva voce le ragioni di uno slittamento già annunciato nei giorni scorsi delle Sessioni consiliari sull’Urbanistica – ha detto il Capogruppo Antonelli -, invece Alessandrini non si è presentato e ha parlato per bocca del Capogruppo Pd Presutti che, in fortissimo ed evidente imbarazzo, ha chiesto lo slittamento a settembre dell’apertura del dibattito sull’urbanistica cittadina, ferma da due anni.
Presutti ha sostenuto che gli atti non sono pronti e quindi è necessario rinviare la pratica in autunno, e questa affermazione è di una gravità inaudita, innanzitutto perché il sindaco Alessandrini ormai non ha più neanche la dignità di venire in conferenza dei Capigruppo a rappresentare le esigenze del suo esecutivo.
Poi, continuano a passare i mesi e non vediamo l’orizzonte per una ripresa economica della città: appena un mesetto fa abbiamo ascoltato le dure accuse arrivate, durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale, dai Presidenti di tutti gli Organi professionali circa la paralisi del settore, e ricordo il Presidente dell’Ance, Marco Sciarra, o il Presidente dell’Ordine degli Architetti Laura Antosa, che con parole sconsolatamente chiare hanno rappresentato il quadro fosco di un settore urbanistica completamente fermo per colpa dell’attuale amministrazione comunale Pd che non applica neanche le normative vigenti, come lo Sblocca-Italia, un’amministrazione comunale che continua a perseverare nell’inerzia che sta danneggiando non solo le grandi imprese, ma anche i piccoli imprenditori.
A quelle accuse il sindaco Alessandrini ha replicato, attraverso i comunicati stampa, dicendosi pronto a rilanciare una nuova grande stagione di sviluppo, di confronto e di investimenti, partendo dalle aree di risulta, altra operazione di pura facciata costata decine di migliaia di euro per la sola campagna mediatica di manifesti e banner. E oggi abbiamo la certezza che le affermazioni di Alessandrini non erano vere: gli atti che da venerdì prossimo dovevano arrivare in Consiglio non sono pronti tranne uno o due, dai contenuti sconosciuti, e oggi ci preoccupa sapere che non ci sono novità né sul fronte dell’avvicendamento tra assessori, che bloccherà ulteriormente la situazione, né sul piano dei contenuti, dimostrazione plastica di una giunta allo sfascio e arrivata al capolinea.
Non basta: venerdì – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – comunque si va in Consiglio comunale, ma a oggi, a quattro giorni di distanza, non c’è alcuna certezza né atto redatto per la corresponsione del contributo straordinario di costruzione, previsto nello ‘Sblocca-Italia’ e sul quale il Comune di Pescara ha appena 19 mesi di ritardo. L’atto proposto dal dirigente Silverii è chiaramente incompleto in quanto non riguarda le varianti urbanistiche che invece vanno disciplinate.
Ho espressamente chiesto stamane e fatto verbalizzare che quella delibera venga portata e approvata in Consiglio comunale prima della pausa estiva perché ci risulta che tante istanze di edilizia protocollate negli Uffici non siano state istruite perché mancano le modalità di erogazione del contributo, oggi il settore è completamente bloccato e credo che sia un atto di grave irresponsabilità che ricade interamente sulle spalle del sindaco Alessandrini, anzi sono convinto che siamo molto vicini, se addirittura non sia già stata superata l’asticella, all’omissione di atti d’ufficio e al danno erariale.
Dunque ho già detto chiaramente che prima della pausa estiva occorre chiudere questa vicenda, che non può anch’essa slittare a settembre nel calderone del dibattito complessivo sull’urbanistica, parliamo di un atto dovuto, su cui non occorre aprire alcuna riflessione politica di maggioranza, quella vicenda va semplicemente disciplinata fissando le regole”.