PESCARA – “In via Lago di Bracciano ci sono le abitazioni singole, ci sono i palazzi di 4 o 5 piani, ci sono i garage, ci sono anche gli uffici, ma non ci sono le fogne. E ogni acquazzone si trasforma in un disastro, con il completo allagamento della stradina e di tutte le parallele, cresciute senza servizi. Per risolvere il problema occorre intervenire con la predisposizione di un immediato progetto di fattibilità e un preliminare teso a dotare i cittadini di un servizio essenziale come la rete fognaria, scongiurando danni e rischi per la popolazione. È quanto deciso stamane nel corso di un sopralluogo della Commissione Ambiente, cui già domani alle 9.30 in punto farà seguito una riunione tecnica nell’ufficio dell’architetto Fabrizio Trisi finalizzato a guardare carte, progetti realizzati e individuare le necessità più urgenti dell’area”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli ufficializzando l’esito della seduta della Commissione svoltasi in via Lago di Bracciano e che ha visto la presenza dell’architetto Trisi.
“Parliamo di una strada a carattere prevalentemente residenziale, sviluppatasi alle spalle del Tribunale, compresa tra via Tirino e via Celestino V, esattamente di fronte ai Palazzi Cocea – ha spiegato il Presidente Petrelli -. Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei residenti della piccola arteria che, a destra e a sinistra della carreggiata, vede la presenza in prevalenza di abitazioni indipendenti o condomini con parcheggi nei garage del pianterreno, oltre a locali situati al pianterreno e, in alcuni casi, adibiti a uffici o ambulatori medici. Spazi che, come hanno segnalato i residenti anche presenti al sopralluogo odierno, a ogni minima pioggia, anche di media intensità, dunque non necessariamente un nubifragio devastante, si allagano, con l’acqua piovana, mista ad acqua di fogna, che rigurgita ovunque e si infila nelle case e negli scantinati. Sino a oggi alcuni residenti ritenevano che evidentemente la particolare conformazione della strada, sotto il livello del mare, un errore nelle pendenze e magari anche la presenza di una rete interrata insufficiente rispetto alle cresciute esigenze della strada, richiedessero semplicemente un intervento suppletivo, come l’installazione di una pompa di sollevamento che aiutasse a spingere l’acqua verso le condotte più ampie di via Celestino V o via Tirino.
E invece oggi il sopralluogo con l’architetto Trisi ha svelato una realtà ancora più paradossale: la fogna in via Lago di Bracciano non è mai stata costruita. Ci sono solo le due abitazioni più vicine a via Tirino che si sono autonomamente e facilmente collegate alla linea principale, così come l’abitazione a ridosso di via Celestino V; alcune case indipendenti si sono allacciate a una piccola condotta esistente in via Lago di Bolsena, che comunque non riesce ad assorbire tutto il fabbisogno, e altre sarebbero semplicemente prive di un qualunque allaccio. E per questa ragione ogni acquazzone si trasforma in una sciagura naturale con il fenomeno dell’acqua alta in strada e dentro abitazioni e garage, danneggiando ogni cosa vi sia depositata, e rendendo impraticabile e inaccessibile la strada sino a quando tutta l’acqua non si sia riassorbita. A fronte di tale situazione – ha proseguito il Presidente Petrelli – è già stata convocata per domani alle 9.30 una riunione tecnica con l’architetto Trisi per verificare quali siano le esigenze in via Lago di Bracciano, ovvero quante sono le famiglie e le abitazioni alle quali va garantito un servizio fondamentale come la disponibilità di una rete fognante, capire come predisporre rapidamente un progetto di fattibilità e un preliminare per consentire la previsione in bilancio della spesa necessaria e quindi procedere con i progetti esecutivi, definitivi, gara d’appalto e affidamento dei lavori. E sarà l’occasione utile per individuare altre strade limitrofe che versano nella stessa situazione come via Lago di Bolsena”.