In entrambi i locali rinvenuta sostanze stupefacenti
PESCARA – Nell’esercizio delle potestà di polizia di prevenzione, il Questore della Provincia di Pescara ha decretato la sospensione dell’attività dell’esercizio pubblico denominato “Klanghaus Bar”, sito in Corso Manthonè n. 79/81 per un periodo di 15 giorni. Si tratta di un bar attenzionato per le segnalazioni relative alla cessione e consumo di sostanze stupefacenti, tant’è che nei giorni scorsi, una attività di polizia giudiziaria posta in essere dall’Arma Carabinieri di Pescara, ha determinato il rinvenimento ed il sequestro di sostanza stupefacente a carico del titolare dell’esercizio e del socio, tratti in arresto, i quali all’interno del locale detenevano la detta sostanza già suddivisa in dosi. Il locale si trova in una zona della città di forte aggregazione giovanile, particolarmente nel fine settimana e l’episodio desta gravi preoccupazioni sulla salute e l’incolumità dei giovani frequentatori della ‘movida pescarese’.
Uguale provvedimento, è stato adottato per il circolo privato denominato “Le Isole di Dahlak” sito in piazza Santa Caterina n. 24 per il quale è stata disposta la sospensione della somministrazione di alimenti e bevande per un periodo di 90 giorni. Un’attività di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di Pescara ha fatto emergere che il circolo era un luogo di cessione e consumo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, tanto che il vice presidente del circolo ed uno straniero venivano denunciati all’A. G. competente, mentre altre due persone presenti nel circolo e che detenevano sostanza stupefacente per uso personale, venivano segnalate al Prefetto. Il locale si trova in una zona centrale della città e da tempo era tenuto sotto controllo dalle Forze di Polizia, infatti già in data 30.09.2013 era stato sottoposto ad analogo provvedimento di sospensione della licenza per un periodo di 15 giorni, nell’intento di produrre un effetto dissuasivo delle frequentazioni di persone gravate da precedenti di polizia.
I provvedimenti del Questore hanno la natura di interventi cautelari, con finalità di prevenzione di fronte ai pericoli che possono minacciare l’ordine e la sicurezza pubblica, anche sulla scorta del consolidato indirizzo giurisprudenziale per il quale, in queste fattispecie, si giustifica la compressione della libertà di iniziativa economica privata, essendo prioritaria la finalità di tutelare beni di portata superiore che riguardano la collettività.