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Pescara, Sospiri: “il mercatino abusivo degli extracomunitari va rimosso subito “

da Redazione

aree di risulta Pescara
PESCARA – Il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri interviene sul  trasferimento del mercatino  abusivo degli extracomunitari sulle aree di risulta e sottolinea che tali  ambulanti devono accettare  e rispettare le regole ed integrarsi nei mercati rionali all’aperto  alle stesse condizioni degli italiani. Non si possono aprire trattative per restare sulle aree di risulta da dove devono invece  essere sgomberati.  Il sindaco Alessandrini deve chiarire inoltre  le condizioni per il loro trasferimento nei mercati: la giunta ha infatti approvato una delibera con la quale si è deciso di riservare in via esclusiva agli extracomunitari 160 posteggi che sarebbero liberi e già disponibili nei nostri mercati, posteggi per i quali sembra che gli italiani non potranno concorrere.

“Il mercato abusivo, di merce per lo più contraffatta, esistente sulle aree di risulta dell’ex stazione va rimosso subito, come da ordinanza emessa lo scorso agosto, tuttora in vigore, ma mai applicata – ha ricordato il Capogruppo Sospiri –. E invece sul tema continuiamo a registrare un’opera di stancheggio da parte del Pd, sindaco Alessandrini in testa, che continua a rimandare l’applicazione della legge. Prima ha firmato un’ordinanza, poi l’ha sospesa per volontà del suo pigmalione-consigliere-sindaco ombra D’Alfonso; poi ha pensato di trasferire quel mercatino sotto il rilevato ferroviario, opera che non consentiremo mai, e allora, nella speranza di convincere le Ferrovie dello Stato, ha pensato di trasferire gli ambulanti extracomunitari accogliendoli all’interno dei vari mercati rionali all’aperto, aprendo anche uno sportello ad hoc, solo per loro, all’interno dell’Urp per aiutarli a regolarizzare la propria posizione e a diventare, chi ne ha i requisiti, ambulanti legittimi. Oggi scopriamo, per ammissione della giunta stessa, che su quasi 150 ambulanti censiti nel mercato, in realtà solo 63 avrebbero i requisiti minimi per esercitare il commercio su area pubblica, anche se in forma itinerante e non come titolari di posteggio fisso, 63 ambulanti per i quali comunque occorre ancora fare le verifiche di regolarità Inps e Agenzia delle Entrate.

Ma di quei 63, solo in 21 hanno chiesto informazioni allo sportello, perché nel frattempo si è attivata la macchina della ‘marcia-indietro’, ovvero gli ambulanti stanno bussando alle porte delle Istituzioni, Prefettura compresa, per non farsi più sfrattare e per restare sulle aree di risulta. Non lo permetteremo mai: sulla rimozione definitiva di quel mercato indecoroso non ci sono margini di trattativa, se quegli ambulanti accettano di adeguarsi alla legge italiana, e di integrarsi nei nostri mercati rionali, lavorando con gli stessi diritti e doveri degli italiani, possiamo condividere l’operazione; se oppongono ulteriori resistenze, devono essere semplicemente sgomberati senza ulteriori concessioni. Non solo – ha aggiunto Sospiri -: al sindaco Alessandrini chiediamo chiarimenti circa le operazioni instaurate per il loro trasferimento nei mercati rionali. Oggi infatti scopriamo che in ogni area mercatale c’erano decine di posteggi liberi, mai assegnati in maniera stabile agli ambulanti italiani che, ogni giorno, devono accontentarsi di fare gli spuntisti, ossia i commercianti occasionali, occupando gli spazi liberi per le ‘assenze temporanee’: parliamo addirittura di 50 posti nel mercato di via Pepe, 40 sulla strada parco, 30 a Colli Madonna, 30 al mercato di via Rio Sparto e 10 in via Monti Aurunci.

Il sindaco Alessandrini avrebbe deciso di riservare i 160 posteggi liberi in via esclusiva agli extracomunitari ma con una procedura anomala, ossia non sarà il Comune ad assegnare in maniera diretta, come sempre accaduto, i posteggi a chi ne ha diritto, ma il Comune emetterà un bando pubblico per affidare in concessione per sei mesi i 160 stalli a un’Associazione, un Ente pubblico o un Consorzio o Cooperativa. Sarà poi l’Associazione o altro Organismo che si aggiudicherà il bando a dover ‘organizzare e gestire’ quegli spazi ‘riservati alla vendita esclusiva di prodotti artigianali etnici’, coordinando ‘la concessione temporanea di stalli ad ambulanti in possesso dei requisiti morali e professionali’. In altre parole – ha meglio chiarito il Capogruppo Sospiri -: non saranno i singoli ambulanti a pagare l’occupazione del suolo pubblico al Comune, come devono fare tutti gli altri commercianti che operano su Pescara, ma sarà l’Associazione che gestirà le aree loro riservate a pagare la Cosap al Comune che in questo modo si garantirà un incasso sicuro, scrollandosi di dosso la responsabilità di controllo su quegli spazi. Perché sarà infatti l’Organismo che gestirà gli stalli a scegliere gli ambulanti da inserire nei mercati e a dover verificare che vendano solo merce artigianale. Ovviamente riteniamo tale procedura assolutamente anomala, palesemente discriminatoria nei confronti degli ambulanti locali, e dunque da revocare immediatamente. La giunta Alessandrini e gli uffici preposti devono assumersi per intera la responsabilità di gestire la presenza degli ambulanti extracomunitari nei nostri mercati rionali, applicando regole e leggi che devono valere per tutti”.

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