PESCARA – Il Coordinatore provinciale del Pdl Lorenzo Sospiri ha commentato la decisione del consigliere Renato Ranieri che a fine anno ha ufficializzato la propria uscita dal Popolo della Libertà per entrare a far parte del gruppo di Futuro e Libertà, con i consiglieri di opposizione Massimiliano Pignoli e Giuseppe Bruno. Secondo Sospiri per coerenza il consigliere Renato Ranieri, eletto nel 2009 in Consiglio comunale con i voti del Popolo della Libertà avrebbe il dovere di dimettersi dalla carica di consigliere se ha scelto di andare all’opposizione.Dovrebbe inoltre avere il coraggio di spiegare ai suoi elettori, che lo hanno votato come rappresentante del Pdl le ragioni reali della sua scelta. Alla luce di quanto accaduto si spiegherebbero le polemiche da parte dello stesso Ranieri degli ultimi mesi, dalla vicenda dei biglietti della Pescara Calcio sino al ‘caso’ di Pescara Parcheggi, polemiche in cui il consigliere sembrava animato da una vena moralizzatrice che altro non nascondeva che un disegno politico oggi venuto a galla.
Ha sottolineato ancora Sospiri:
al bando le solite chiacchiere inutili sciorinate dal consigliere per tentare di giustificare un cambio di casacca che in politica è imperdonabile e inqualificabile. È ingiustificabile, in politica, farsi eleggere usufruendo dei voti di un partito, il primo della coalizione di centro-destra, lo stesso del sindaco eletto, per poi fare gli ondivaghi e infine andarsene all’opposizione come se nulla fosse. Ha chiesto il parere dei suoi elettori il consigliere Ranieri? Ha chiesto il conforto o il parere di quelle persone che nel 2009 hanno accettato di scrivere il suo nome sulla scheda elettorale perché si trovava nelle fila di quel Pdl che ha avuto il consenso degli elettori, perché si era detto sostenitore di un preciso programma di governo che stiamo portando avanti? E come giustificherà il proprio voltafaccia ora a quegli elettori il ‘moralizzatore’-consigliere Ranieri? Oggi purtroppo il quadro è improvvisamente divenuto chiaro e assumono un’altra dimensione e portata quelle polemiche strumentali che abbiamo dovuto subire negli ultimi mesi da un consigliere che, in realtà, si stava già preparando un nuovo focolare in un altro partito, ma intanto continuava a partecipare alle riunioni e ai gruppi del Pdl. A questo punto, per vera coerenza, il consigliere Ranieri si deve dimettere dalla carica, rimettere la palla al centro e risottoporsi al giudizio degli elettori indossando la nuova casacca e a quel punto potrà realmente giudicare la portata delle sue decisioni. E per coerenza dovrebbe chiarire le ragioni che realmente si celano dietro il suo cambio di casacca, ragioni che comunque chiariremo in Consiglio comunale. Ovviamente è superfluo sottolineare che, avendo ‘tradito’ il proprio partito di riferimento, il consigliere Ranieri non poteva che scegliere il partito guidato dal ‘traditore’ Gianfranco Fini.