PESCARA – “Il ‘Bronx’ del Ferro di Cavallo di Pescara va abbattuto, quel ‘casermone’ va demolito, garantendo un nuovo alloggio, in altra zona della città, alle famiglie perbene che ne hanno diritto e che si comportano secondo le regole. È questa l’unica strada percorribile per cancellare la difficile realtà della zona indubbiamente più critica del quartiere Rancitelli-Villa del Fuoco e restituire serenità a chi è costretto ad abitarci subendo angherie, coprifuoco, aggressioni e molto altro. Investirò subito il sindaco Masci di tale necessità: dovremo sederci al tavolo con tutte le Istituzioni, e concordare modalità, tempi e adempimenti burocratici per raggiungere tale obiettivo”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri commentando quanto accaduto a Pescara nel rione Rancitelli, con l’omicidio di un uomo in via Tavo.
“È chiaro che l’asticella dell’emergenza sociale si sia inevitabilmente alzata da questo momento e per ora non si torna indietro – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. Già le ripetute aggressioni verificatesi nei mesi scorsi ai danni di cronisti nazionali non lasciavano presagire nulla di buono: a Rancitelli basta andare con una telecamera per essere costretti a scappare e non rischiare la vita. Lo abbiamo ripetuto per anni, prendendoci anche il sarcasmo di chi per cinque anni, amministrando male la città, ha solo cercato di sminuire la portata e la gravità di quanto periodicamente accadeva, continuando a sostenere che Pescara era una città sicura, che a Rancitelli c’era ‘solo’ un problema di disagio e di povertà, che non c’era bisogno di militarizzare il quartiere né con l’esercito, né tantomeno con le telecamere, che bastava chiamare il quartiere ‘Villa del Fuoco’ anziché Rancitelli per veder tornare a splendere il sole e a fiorire i balconi.
E invece l’ultimo episodio, ultimo in ordine di tempo, forse il più grave, ci dimostra solo che hanno sbagliato tutto, hanno perso tempo prezioso, facendo piombare in un baratro buio una intera zona della città. Noi parliamo di un quartiere dove non si riesce neanche a manutenere un parco, quello dell’Infanzia, né tantomeno ad affidarne la gestione, perché quel parco deve restare nel degrado, in modo da disincentivarne la frequentazione e le presenze sane. L’amministrazione di centrodestra del sindaco Masci sta sicuramente correndo, arriveranno a breve le telecamere, ma non basta. Ora il problema non è solo la microcriminalità o lo spaccio di droga, che pure non ci sembra poco, ma siamo passati agli omicidi, ai regolamenti di conti, oggi di fatto paragonare Rancitelli al Bronx non è più esagerato, non è inopportuno, e va fatto qualcosa subito.
Di strada percorribile, al momento, sembra ce ne sia una soltanto: il famigerato ‘Ferro di Cavallo’ deve strutturalmente sparire, va abbattuto, restituendo permeabilità e trasparenza fisica all’intero quartiere. Va demolito quel muro-casermone di case che ha dato origine al degrado stesso del rione, una intuizione che a fine anni ’90 aveva già avuto l’ex assessore Lucio Candeloro, e che venne scioccamente osteggiato dalla sinistra. Ovviamente – ha proseguito il Presidente Sospiri – dovremo garantire l’assegnazione immediata di un nuovo alloggio, in altra zona di Pescara, alle famiglie perbene che oggi vi abitano, che ne hanno diritto e che vivono rispettando la legge e le regole. Questa dev’essere una delle priorità istituzionali del 2020 per la città di Pescara”.