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Pescara, Stadio Adriatico: rientra la protesta dell’ Associazione Carrozzine Determinate

da Rita Consorte

protesta disabili a PescaraRassicurazioni da parte dell’Amministrazione Comunale sull’ampliamento e messa a norma del settore riservato ai Disabili 

PESCARA – Ieri mattina davanti il piazzale del Comune di Pescara, l’Associazione Carrozzine Determinate, è scesa in piazza insieme al Presidente Claudio Ferrante, per protestare nei confronti del Sindaco Marco Alessandrini, per aver diramato nei giorni scorsi un ordinanza in cui riduceva a 25 posti il Settore riservato ai Disabili nello Stadio Adriatico.

striscione disabiliQuesta è una situazione che ormai si trascina dietro da tre anni e mezzo – dice Ferrante durante la conferenza stampa – sin da quando lo Stadio, è stato ristrutturato in occasione dei Giochi del Mediterraneo, solo ora si scopre che il settore riservato ai Disabili, non garantisce la sicurezza alle persone presenti. In tutti gli Stadi Italiani, ci sono un certo numero di posti pari a 100 come stabilisce la Normativa , solo a Pescara la capienza è ridotta. Esiste un progetto dove in tre anni e mezzo non ha visto la luce”.

Alessandrini incontra disabiliAlla conferenza stampa, ha preso parte oltre al Sindaco Marco Alessandrini, anche l’assessore allo Sport e Politiche sociali Giuliano Diodati, che ieri ha partecipato all’incontro fissato in Questura con le associazioni che operano sul fronte disabilità in merito alla problematica relativa all’accessibilità in sicurezza dello Stadio Adriatico Cornacchia per persone diversamente abili.Diodati  ha ribadito le stesse dichiarazioni rilasciate Martedì pomeriggio“A fronte dell’incontro in Questura si procederà subito con un’Ordinanza estensiva per riportare il numero degli accessi per disabili allo Stadio il più vicino possibile alle necessità manifestate  allo stesso tempo come Amministrazione ci siamo impegnati ad effettuare i lavori necessari a rendere adeguata la struttura alle normative stabilite dalle autorità sportive, in modo che dalla prossima stagione lo Stadio Cornacchia possa ospitare soggetti diversamente abili in sicurezza, sia pure provvedendo all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il Questore ha mostrato grande disponibilità nel venire incontro alle esigenze dell’Amministrazione e dell’utenza sensibile e con una mediazione fra Questura e Amministrazione comunale sarà possibile operare in tal senso per risolvere positivamente la questione che abbiamo ereditato. C’è da precisare che pur essendo l’Ente disponibile ad eseguire gli adeguamenti già dalla prossima settimana, si è ritenuto, proprio per evitare ulteriori disagi ai frequentatori, di rimandare il tutto alla fine della stagione agonistica. Il progetto iniziale fissato a 42 posti dovrà essere rivisto e portato dunque il più possibile vicino al numero prestabilito cioè circa 100”.

rimostranza dinanzi Palazzo di CittaSoddisfatto per l’impegno dell’Amministrazione Comunale, è il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante: “ Per il momento ci riteniamo soddisfatti aspetteremo eventuali sviluppi, ma credo che manifestazioni di protesta come queste siano fondamentali per rivendicare un diritto sacrosanto, quello dell’abbattimento di tutte le barriere architettoniche e della possibilità per ogni disabile di accedere in qualsiasi luogo pubblico”.

Claudio FerranteAnche il Sindaco Marco Alessandrini, ha voluto ribadire il proprio impegno e durante la conferenza stampa ha dichiarato: “Avevamo la necessità di rispondere ad un’istanza di sicurezza che ci arrivava dalla Questura l’Ordinanza emessa nasce da questo. Mai abbiamo messo in dubbio la possibilità di trovare una soluzione e di cercarla con le associazioni, così come è accaduto in questo caso. Questo perché per noi non esistono figli di un Dio Minore, ma cittadini con diritti che vanno assicurati e di cui abbiamo la responsabilità, qualunque sia la loro condizione. Una disponibilità confermata con il documento firmato oggi e consegnato alle associazioni e che riaffermiamo a fronte anche dell’incontro di ieri in Questura”.

Foto di Michele Raho

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