PESCARA – Ieri mattina il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, nel corso della conferenza stampa-cerimonia organizzata per scoprire la targa dedicata a Rapino ha ricordato la figura dello storico massaggiatore del Pescara Calcio.Presenti anche l’assessore allo Sport del Comune di Pescara Nicola Ricotta, il Presidente provinciale del Coni Enzo Imbastaro, il team manager del Pescara Calcio, Vincenzo Zucchini, e ancora, in rappresentanza della società, i due calciatori Andrea Gessa e Luca Tognozzi, Fernando De Amicis, magazziniere storico dello Stadio, Luigi Gramenzi, segretario generale del Pescara, il Presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro, con il coordinatore della Commissione Sport Gianluca Sperindeo e soprattutto la signora Fernanda, moglie di Rapino, con i figli e i nipoti.
Italo Rapino per oltre 47 anni ha rappresentato una ‘guida’ all’interno del team management del Pescara Calcio: era il supporto psicologico dei ragazzi, l’amico sempre pronto ad ascoltare, a prendersi cura della salute dei giovani atleti, a supportarli anche nella vita quotidiana. E anche dopo il pensionamento ha continuato a seguire le sorti dei colori biancazzurri, fino a quando un brutto male lo ha strappato alla sua famiglia all’improvviso.
Ha ricordato brevemente il sindaco :
oggi l’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di ricordare la figura di Italo Rapino, storico massaggiatore del Pescara Calcio, una ‘bandiera’ della nostra squadra del cuore, intitolandogli lo spogliatoio dei biancazzurri all’interno dello Stadio ‘Cornacchia.
Italo Rapino era un uomo dalla enorme carica umana, un punto di riferimento per la società e i suoi calciatori. Per anni ha visto passare intere generazioni di calciatori, giovani ragazzi che magari venivano a Pescara, lontano dalle loro famiglie, e che in Rapino trovavano non solo il ‘massaggiatore’, ma soprattutto un padre, pronto a prendersi cura dei suoi ‘figli’, disponibile a dare un consiglio, un suggerimento, un uomo che dunque ha rappresentato un supporto anche psicologico per i tanti giovani che hanno vestito i colori biancazzurri. E il suo amore per il Pescara non si è spento con il pensionamento, nel 2006: Italo ha continuato a varcare i cancelli del ‘Cornacchia’ per assistere i suoi ragazzi, e i suoi ragazzi hanno continuato a chiamarlo per un aiuto. Il 7 febbraio 2009 purtroppo Italo Rapino ci ha lasciato a soli 70 anni, ha lasciato la sua squadra, i suoi ragazzi, e la sua famiglia, ma il suo ricordo non si è mai spento e da oggi ci sarà anche una targa, posta all’ingresso dello spogliatoio numero 3, quello del Pescara Calcio, a serbarne la memoria.
Dopo che il sindaco Albore Mascia ha scoperto la Targa con la signora Fernanda, il Presidente provinciale del Coni Imbastaro ha ricordato
l’uomo, straordinario, che insieme ad altri personaggi, come Cornacchia, ha lasciato un segno indelebile nel mondo sportivo.
Ha aggiunto Zucchini :
ho trovato Italo Rapino già nel team del Pescara quando sono arrivato e ricordo quando, dopo un infortunio, mi ha rimesso in piedi, non solo fisicamente, ma soprattutto psicologicamente.
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