PESCARA – Questa mattina, all’interno della sala Giunta del Comune di Pescara, è stato presentato il progetto del nuovo stadio del Pescara alla presenza del Ministro dello Sport Luca Lotti. Un incontro fondamentale e lungo in cui hanno parlato il presidente della Regione D’Alfonso, il sindaco di Pescara Alessandrini, il presidente del Pescara Sebastiani e Umberto Sgambati della Proger. Diverse le tematiche sviluppate riguardo la costruzione del nuovo impianto nel 2020 con un investimento di 70 milioni da parte di privati. Un nuovo step, insomma, verso la costruzione dello stadio e la riqualificazione dell’intera Area Sud della città di Pescara.
La lunga conferenza stampa è iniziata con le parole di D’Alfonso che ha esordito cosi davanti ai microfoni: “Ringrazio il ministro Lotti per essere qui e per aver accettato il nostro invito a venire in Abruzzo, un’occasione importante per valorizzare il nostro calcio. Per quanto riguarda il progetto, questo va avanti speditamente ed io come Regione sono pronto ad aiutare per rendere velocemente possibile tutto ciò. Sono molto convinto dalla copertura finanziaria dei privati e lo sport deve sinonimo di benessere per i cittadini e per l’intero Abruzzo di cui Pescara si fa capostipite. Per la prima volta, inoltre, siamo riusciti a lavorare in anticipo”.
A prendere la parola, poi, il sindaco Alessandrini che ha parlato cosi: “Il calcio e lo sport in generale sono quelle poche in grado di mobilitare grandi masse, il nostro modello è quello Torinese (della Juventus) che ha fato breccia in altre città come Cagliari, Udine e Frosinone. Gli stadi non devono essere cattedrali nel deserto ma strutture polifunzionali in grado di attrarre queste masse 365 giorni l’anno. Questo progetto non è importante, dunque, solo dal punto di vista sportivo ma anche sul fronte della mobilità e del trasporto pubblico. Ci siamo prefissati questo obiettivo dal 2014 e ciò può rappresentare una crescita notevole per la città che ha solo 90 anni”.
Dopo le parole dei due esponenti della politica Abruzzese, arrivano quelle del numero uno del Delfino Sebastiani: “Da anni lavoriamo, insieme all’Amministrazione locale, alla riqualificazione dello Adriatico che però non si può toccare perché c’è un vincolo della sovraintendenza. Il progetto non deve essere circoscritto solo allo stadio ma alla riqualificazione intera di Pescara Sud. Tutti quanti concordano che c’è bisogno di un nuovo stadio perché c’è bisogno di un vero e proprio impianto solo per il calcio. Le infrastrutture nuove portano a un aumento degli spettatori del 50%. I benefici che potremmo trarre saranno notevoli visto che ad oggi il Pescara riceve 1,3 milioni di euro dal botteghino ogni anni, con questo impianto l’incremento sarà notevole. I costi? 70 milioni di euro da parte di privati, la città può trarre solo benefici soprattutto dal punto di vista dei posti di lavoro. Questo può essere l’anno giusto per la prima pietra dello stadio”.
Dopo le parole di Umberto Sgambati e Civitarese ecco la spiegazione del progetto completo con Giovanni Vaccarini che, in maniera esaustiva, ha illustrato tutti i dettagli. Ci saranno interventi sull’urbanistica della città con la modifica della Statale 714 e si creeranno due poli sportivi ben distinti con lo Stadio Adriatico. Sarà cancellato, poi, un tratto delle bonifica per 800 metri lineare e 7500 metri quadrati di spazio che verranno restituiti alla Pineta, la viabilità verrà recuperata con un potenziamento di Via Pantini. Inoltre, ci sarà demolizione e rimozione dello svincolo sulla Statale 714 in modo da creare aree verdi e di filtro per la Pineta Dannunziana che non sarà toccata ma ampliata cosi come il Villaggio Alcyone. Gli ulivi presenti nell’area verranno espiantati ad ovest per ricostituire un verde di filtro. Tutta la Pineta diventerà un’infrastruttura verde. L’area degli impianto sarà di dieci ettari, si scaverà il meno possibile e tutto il terreno che verrà rimosso verrà utilizzato per mitigazioni ambientali e non berrà buttato via.
Per quanto concerne la mobilità, invece, si è lavorato con un criterio di ridondanza moltiplicando le aree di accesso con il parcheggio di scambio e la nascita della SS17 con la ricostruzione del vecchio tracciato costruito alla nascita del viadotto nel 1986. L’intero processo sarà ad alto impatto ambientale sotto tutti i punti di vista con materiali provenienti da fonti rinnovabili e riciclabili con mitigazione dell’impatto acustico. E poi c’è lo stadio che sarà di quarta categoria, ossia il massimo secondo i canoni FIFA, con 20000 posti tutti coperti, e senza barriere, cosi ripartiti:
Ci saranno, inoltre, 500 parcheggi numerati nella zona dell Tribuna Majella, casa Pescara ed il museo del club Abruzzese si troveranno all’ultimo livello dell’impianto. L’area commerciale, poi, avrà un superficie totale di 20000 metri quadrati. L’altra novità è rappresentata dai Ground Box in cui si potrà assistere alle partite quasi a bordo campo come nel caso di Atalanta e Juventus. Tutto l’impianto urbanistico-sociale avrà una superficie di 118700 metri quadrati.
In ultimo, ma non per importanza, sono arrivate anche le parole del ministro dello sport Lotti che si è espresso cosi: “Vogliamo considerare lo sport, e le relative strutture, uno strumento di fondamentale importanza per l’economia del nostro paese. Sono molto contento nel vedere che ci siano delle realtà che investono nelle strutture polifunzionali. Gli stadi di proprietà sono un pezzo del nostro futuro che cambieranno il modo di vedere il calcio rendendolo uno spettacolo unico e diverso. Sono contento ed orgoglioso di essere qui, il progetto è bellissimo e spero che sia solo il punto di partenza verso un grande traguardo che tutti noi sogniamo di raggiungere”.
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