PESCARA – Giornata importante quella di ieri per la riqualificazione della aree dell’ex Cofa, sul lungomare di Porta Nuova e per il futuro della zona e della città intera.Infatti dopo l’intesa raggiunta lo scorso 31 agosto è arrivata la firma dell’Accordo di Programma tra Comune, Regione, Provincia e Camera di Commercio per lo ‘stralcio della pianificazione delle superfici dell’ex mercato ortofrutticolo sulla riviera sud, di proprietà della Camera di Commercio e della Regione Abruzzo, dal Piano Particolareggiato 2, e la perimetrazione del comparto, che comprenderà anche l’area del Padiglione espositivo della Camera di Commercio, comparto la cui attuazione sarà conforme al Piano regolatore generale.
L’accordo di programma sarà sottoposto alla ratifica del Consiglio comunale entro 30 giorni dalla sottoscrizione di ieri.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha aperto la conferenza stampa convocata in occasione della stipula di tale Accordo con il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, e il Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci. Presenti anche altri amministratori tra cui i consiglieri comunali Massimo Pastore, Vincenzo Berghella, Armando Foschi, Federica Chiavaroli e Alfredo Cremonese, e l’assessore provinciale Valter Cozzi.
Ha sottolineato il sindaco:
mi preme soffermarmi sulla valutazione politica della giornata odierna che vede Pescara voltare finalmente pagina e prepararsi a cancellare un altro ‘ex’ dal proprio quotidiano. Come ho già avuto modo di dire lo scorso 31 agosto, esattamente cinque mesi fa, in occasione della firma del primo Protocollo d’intesa per la vendita della superficie dalla Regione alla Camera di Commercio e per la precisazione e definizione della futura destinazione del complesso, oggi stiamo creando le condizioni per riqualificare un’area di importanza strategica e prospettica pari a quella delle aree di risulta dell’ex stazione, a chiusura di un percorso intrapreso con convinzione quattro anni fa. Un processo che sin dal primo giorno ha visto la partecipazione unanime di quattro Amministrazioni che ben sanno quanto sia importante per lo sviluppo di Pescara restituire dignità all’area dell’ex Cofa, realizzando le condizioni per la crescita di quello spazio cittadino contraddistinto da incredibili potenzialità di carattere turistico, ricettivo e commerciale. La comune volontà dei nostri Enti di implementare un importante volano di sviluppo nell’area portuale ha trovato la propria sintesi nel Protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso agosto, rispondendo così alle istanze dei nostri territori e del nostro mondo imprenditoriale, di restituire al pieno utilizzo della collettività un’area che è una perla per la città.
E tale obiettivo era contenuto anche nel mio programma di governo: con l’assessore Antonelli, con il consigliere Lorenzo Sospiri, con tutti gli altri membri della mia maggioranza, abbiamo sempre ribadito l’importanza strategica di quell’area e abbiamo individuato proprio su quella superficie l’occasione per ricreare a Pescara un modello stile Barcellona in cui il porto turistico è perfettamente incastonato nella città. Sino a oggi, è evidente, l’ex Cofa rappresenta in qualche modo un momento di cesura tra chi usufruisce del porto turistico e il resto della città, mentre a Barcellona il porto turistico stesso è perfettamente metabolizzato dal territorio e dalla cittadinanza. Era un nostro obiettivo come Governo cittadino quello di superare le divisioni, i problemi, le polemiche circa la destinazione di quest’area così preziosa per la crescita di Pescara, polemiche che spesso vanno a detrimento dell’interesse pubblico. E l’impegno dell’amministrazione comunale non si è fermato qui, perché dopo poco vi è stata l’adozione di un ulteriore tassello amministrativo-urbanistico indispensabile, ossia l’adozione del Piano Particolareggiato 2 in conformità con il vigente Piano regolatore generale, uno strumento che la nostra città attendeva da decenni per riprogettare un bacino strategico che comprende le aree golenali, le superfici ricadenti in via Andrea Doria e nelle ex aree Di Properzio.
In altre parole abbiamo progettato il Waterfront di Pescara, scegliendo di realizzate opere concrete. Già nel Pp2 nell’area dell’ex Cofa abbiamo previsto la realizzazione di un ‘centro integrato’ in cui dovranno trovare posto ‘un’area espositiva permanente destinata a diventare punto di incontro tra le attività produttive e il pubblico attraverso la realizzazione di nuove opere e servizi e l’accorpamento e l’integrazione di quelli esistenti per l’organizzazione di mostre, convegni, conferenze, proiezioni e congressi; un’area dedicata ai servizi, pubblici e privati, per l’accoglienza e la ristorazione con esercizi come alberghi, pensioni, ostelli, ristoranti, edifici per il culto, la cultura, lo spettacolo, il tempo libero, lo sport; un’area commerciale per esercizi commerciali al dettaglio, botteghe, attività come banche, istituti di assicurazione, agenzie turistiche e di viaggio, negozi specializzati e collegati al mondo marino’. Lo scorso dicembre – ha ancora ripercorso il sindaco Albore Mascia – c’è stato un ulteriore passaggio, in seguito alla lettera inviatami dal Presidente Becci, con la quale si proponeva a tutti gli Enti interessati di valutare la possibilità di ricorrere alla procedura di accordo di programma stabilita dall’articolo 34 del Tuel al fine di operare una pianificazione di dettaglio per la sola area denominata ex Cofa, inserita nell’ambito ‘C’ del Pp2 del Piano regolatore generale di Pescara, poiché la definizione urbanistica della stessa area, oggetto di acquisizione da parte della Camera di Commercio di Pescara, già autorizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, era stata complicata dai successivi interventi edilizi insistenti sullo stesso ambito ‘C’ del Pp2. La conferenza si è svolta il 21 dicembre scorso con il parere favorevole conclusivo di tutti gli Enti che hanno approvato lo stralcio, nel pieno rispetto delle previsioni di Piano, e oggi andiamo a suggellare l’intesa sottoscrivendo l’Accordo di programma che impegna ciascun Ente a eseguire passi successivi. L’amministrazione comunale, nello specifico, dovrà provvedere alla ratifica in Consiglio comunale dell’Accordo odierno, al fine di conferire efficacia alla variante urbanistica in esso contenuta, entro trenta giorni dalla sottoscrizione odierna e quindi, successivamente alla ratifica di Consiglio, ci siamo impegnati ad approvare lo stesso Accordo con decreto sindacale che dovrà essere pubblicato tempestivamente sul Bura, concludendo tempestivamente, attraverso i nostri Uffici, il procedimento di formazione del comparto e provvedendo agli adempimenti successivi, ossia la firma delle convenzioni e il rilascio dei titoli edilizi. Da questo momento dunque siamo in corsa, e ritengo che quella odierna, e la riqualificazione stessa dell’area dell’ex Cofa, secondo quei criteri già stabiliti dal Consiglio comunale e che quindi noi andremo solo a ribadire, siano un’occasione troppo importante per tutta la classe politica dirigente che deve sentirsi responsabilizzata e coinvolta a ogni livello. La città si aspetta il cambiamento, la Città si aspetta uno scatto di reni dai propri amministratori, e credo che nessuno voglia o intenda deludere tale aspettativa”.
“Oggi posso solo complimentarmi – ha detto il Presidente Chiodi – con una struttura politica per aver finalmente programmato ciò che da anni si aspettava, ossia una riqualificazione importante di una parte della città. Conosco la complessità di una tale situazione e questo fa la misura della capacità di un’amministrazione comunale. Ho visto tanti sindaci dedicarsi a marciapiedi, aiuole e giardinetti, ossia a cose semplici che si vedono subito e di cui si ha un risultato elettorale, ma solitamente non si affrontano cose complicate perché accadeva che i nastri poi non li tagliava chi faceva partire le opere. I fondi che la Regione ricaverà dalla cessione delle aree non saranno destinati a feste, fiere, né a contributi a pioggia per varie associazioni, né ci sarà una legge Omnibus com’era costume politico prima del mio governo. I 13 milioni andranno a finanziare i fondi Fas e la Regione Abruzzo è la seconda regione italiana ad averli fatti, ricordando che a una parte dei Fas abbiamo dovuto rinunciare per coprire una quota del debito sanitario generato in precedenza”.
“Con l’accordo odierno – ha detto il Presidente Testa – si pongono le basi per migliorare la città attraverso la riqualificazione di un’area strategica. Sul lungomare di Porta Nuova sorgerà quella porzione di città che darà slancio al territorio”. “La giunta Camerale – ha proseguito il Presidente Becci – ha individuato nell’area il rilancio della città: noi viviamo una crisi profonda per la chiusura di molte aziende, tale operazione tesa al rilancio del territorio ci ha visto invece protagonisti, abbiamo già fatto diversi passaggi per condividere la proposta, e riteniamo che oggi l’intesa per la città sia di trovare un punto di partenza. Quell’area ha un forte valore strategico di sviluppo. Ora, convocherò la giunta camerale fra sette giorni per emanare subito il bando per la ricerca del partner che ci affiancherà in tale impresa: il nostro compito è quello di pensare e progettare la città che verrà tra 20 o 50 anni perché anche il mondo sta cambiando rapidamente, e intanto organizzeremo iniziative in modo che la città sappia sempre cosa stiamo facendo”. Subito dopo i quattro Enti coinvolti hanno sottoscritto l’Accordo di programma.