PESCARA – Nel corso dei servizi di contrasto ai reati di natura predatoria quali furti e rapine, disposti dal Questore Carlo Solimene, la Polizia di Stato ha denunciato all’Autorità Giudiziaria, per tentato furto in abitazione, due giovani donne di nazionalità straniera una delle quali è stata arrestata in esecuzione di precedenti condanne per reati analoghi.
Nel corso dell’attività di perlustrazione, gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato le due donne che, approfittando dell’uscita di un inquilino, si erano intrufolate in un palazzo in pieno centro cittadino cercando di accedere ad un’abitazione sita al 4° piano previa forzatura della porta d’ingresso. All’arrivo degli investigatori, le due donne si sono date alla fuga, ma sono state subito fermate e trovate in possesso di arnesi da scasso opportunamente sequestrati.
Contattati i proprietari dell’appartamento, in quel momento fuori casa, è stata accertato che non era stato rubato nulla grazie al tempestivo intervento della Polizia di stato.
Le due giovani donne, entrambe dichiaratesi in stato interessante, sprovviste entrambi di documenti di riconoscimento, non hanno fornito l’indirizzo di residenza. Condotte in Questura, è stata accertata la loro provenienza da fuori regione e la loro identità constatando che una ha 26 anni mentre l’altra è appena sedicenne.
La donna maggiorenne, dichiarata irreperibile nel 2022, era ricercata per un ordine di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria di Roma a seguito di un cumulo di condanne per reati contro il patrimonio, tra cui quello di furto in abitazione. Per tali ragioni è stata arrestata e condotta in carcere per scontare i 4 anni di reclusione a cui era stata condannata.
Nell’ambito delle attività di repressione, gli agenti della Squadra Mobile hanno inoltre sottoposto a detenzione domiciliare una donna pescarese di 73 anni, pluripregiudicata, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura alternativa alla detenzione emessa dal Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila, dovendo scontare una pena di 4 anni per reati riguardanti le sostanze stupefacenti commessi a Pescara nel 2020.