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Pescara,Teatro Immediato: Tracce di cera @ Note Immediate

da Redazione

Nel quarto ed ultimo appuntamento della rassegna Note Immediate la  storia del jazz riletta da Marco Di Battista

PESCARA – Si conclude la rassegna Note Immediate che si è articolata in quattro appuntamenti tra jazz e racconto, presentati dal Teatro Immediato, durante i quali  si sono potuti esplorare linguaggi dalle espressioni differenti, fusi in modo armonico dal comune denominatore di unicità, bellezza ed emozione.

Sabato 17 marzo 2012, alle ore  21.00, al Teatro Immediato , in via Gobetti, 29  a Pescara , la rassegna Note Immediate si conclude con Tracce di Cera, la storia del jazz riletta da Marco Di Battista attraverso l’evoluzione dei supporti su cui la musica viene registrata.

Tracce di cera, la storia del disco nel jazz, disegna il percorso seguito negli anni dal jazz, la musica del novecento, in concomitanza con l’enorme sviluppo tecnologico che ha caratterizzato il secolo scorso. Il jazz ha avuto un rapporto stretto e profondo con le evoluzioni e con il continuo modificarsi dei supporti fono-meccanici: Tracce di cera racconta come gli interpreti si siano adeguati e abbiano sfruttato di volta in volta le novità portate dal progresso nel modo di registrare e ascoltare la musica.

Si parte dai rulli da inserire nei pianoforti meccanici per approdare ai nastri di registrazione, si prosegue con la lunga stagione del disco, dai 78 giri ai V-disc e, poi, ai long-playing. Le musicassette hanno dato la possibilità di portare la musica fuori di casa, nelle automobili e nei walkman. L’epoca moderna, infine, è caratterizzata dalla musica digitale, con il compact disc, gli mp3 e i lettori multimediali.I diversi supporti hanno segnato, in ciascuna stagione, il modo in cui i musicisti hanno dovuto progettare e pubblicare le proprie creazioni. Ogni supporto, con i suoi limiti di tempo e le sue dinamiche espressive, ha costretto gli interpreti a misurarsi con i problemi legati alla durata dei brani oppure alla resa sonora causata dai microfoni e dalla strumentazione utilizzata.

A partire da questi elementi concreti e pratici, Marco Di Battista rilegge la storia del jazz e dei suoi protagonisti e rivela come anche i limiti imposti da questioni estranee al processo artistico abbiano portato a soluzioni eleganti quanto funzionali da parte dei più grandi jazzisti.Con Marco Di Battista saranno sul palco Carmine Ianieri ai sassofoni, Giorgio Pelagatti al contrabbasso e Pierluigi Esposito alla batteria. Una formazione collaudata, elegante nei suoni: la loro musica esprime la personalità attraverso il rispetto della tradizione e trova sempre nuove prospettive per mettere in luce in modo naturale le tante possibilità a disposizione del racconto. La versatilità e la misura dei quattro musicisti li ha portati a suonare in rassegne importanti e con ospiti di rilievo e, in particolare, di misurarsi con esperienze “narrative”, come nel caso della serie di incontri I temi e i tempi del jazz. Il racconto sarà affidato alla voce di Ezio Budini.

Costo del biglietto d’ingresso 10 euro

 

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