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Pescara, tentata rapina: due arresti

da Redazione

poliziaPESCARA – Il personale della Polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri, ha arrestato A. P., classe ’90 di Penne e D.A. J., classe ’80, dell’ Uruguay, pregiudicati, entrambi per tentata rapina aggravata in concorso, nonchè denunciati per tentato furto aggravato in concorso.

Nella circostanza, gli operanti venivano inviati in via Nazionale Adriatica Nord 201, in merito alla segnalazione di un diverbio tra alcuni passeggeri di un autobus di linea urbana.

Sul posto, gli operanti notavano un gruppo di cittadini che avevano fermato una coppia di italiani che, a dire dei presenti, poco prima, avevano derubato un giovane studente senegalese.

Improvvisamente, la donna cercava di eludere il controllo allontanandosi dal posto, riuscendo a nascondere sotto un autoveicolo in sosta una borsa in pelle di colore nero con all’interno un portamonete, dei documenti personali e del denaro in contante; successivamente la sacca veniva recuperata e da un primo controllo risultava di proprietà del giovane senegalese.

La coppia di italiani, noti agli operanti, un’ora prima del fatto, erano stati sorpresi a saccheggiare un negozio di alimentari e, quindi, venivano deferiti in regime di libertà per il crimine commesso.

I due italiani riferivano di essere stati aggrediti dall’extracomunitario per futili motivi e, nello specifico, la donna rifiutava di chiarire il possesso e l’occultamento della borsa. Agli agenti, lo studente senegalese riferiva di aver notato salire a bordo del mezzo pubblico i due individui, palesemente ubriachi, i quali infastidivano i viaggiatori con schiamazzi, cospargendoli con un liquido spray urticante.

In particolare, lo studente asseriva di aver rimproverato la donna per la sua condotta molesta, ma per tutta risposta, veniva aggredito con una spinta ed un pugno nella parete destra della fronte, nonchè apostrofato con epiteti razzisti e denigratori, minacciato di morte ed accecato dallo spray urticante ed in fine privato del proprio cellulare marca Samsung modelloG5 e della sacca in pelle; oggetti recuperati e restituiti all’avente diritto.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano accompagnati presso il luogo di privata dimora in attesa del rito per direttissima previsto in data odierna.

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