Decisiva la rete della punta umbra nella ripresa
PESCARA – Sconfitta di misura del Pescara che si deve arrendere alla squadra umbra in gol al 25′ della ripresa con Fabio Ceravolo. Gara dai due volti con il Delfino assoluto protagonista anche in negativo nel primo tempo, con la clamorosa autorete che tuttavia non ha demoralizzato i ragazzi di Baroni ,che pareggiano prontamente con Bjarnason. Nella ripresa sono gli ospiti ad avere più benzina ed idee. La rete di Ceravolo gela l’Adriatico e non hanno seguito i numerosi corner collezionati nel finale. Un’inaspettata battura d’arresto proprio nel momento migliore della stagione per il Delfino che in settimana è chiamato a centrare gli ultimi colpi di mercato per rimpiazzare le partenze in primis di Maniero in attacco.
COSÍ IN CAMPO – Baroni si affida quasi completamente agli 11 che hanno vinto a Trapani con l’unica novità Salamon al centro della difesa con Zuparic, vista l’assenza di Pesoli e Cosis; esterni Pucino e Zampano. A centrocampo Bjarnason, Memushaj, Selasi e Politano mentre in avanti troviamo Pasquato con Melchiorri. Tra gli altri assenti anche Grillo e Lazzari con i neo acquisti Fornasier e Andrea Rossi che partono dalla panchina. La risposta di Tesser con il 3-5-2 formato da Vajent, Meccariello e Popescu davanti a Brignoli; linea mediana con Fazio e Vitale esterni mentre il trio centrale è formato da Eramo, Palumbo e Crecco; in attacco Avenatti-Bojinov. Tra gli assenti Bastrini e Masi indisponibili mentre Gavazzi, Dianda e Viola sono squalificati.
ARESTI CHE FRITTATA, BJARNASON E NON TRE! – Avvio di gara pieno di emozioni con l’inaspettato vantaggio della squadra ospite al 2′ su clamoroso errore della difesa biancazzurra: traversone dalla sinistra di Crecco con Zampano che sotto porta appoggia di testa il pallone tra le braccia di Aresti che si fa passare la palla sotto le gambe. Immediata la risposta del Delfino prima all’8′ quando Brignoli è costretto ad uscire di piedi per risolvere una situazione di pericolo per la sua squadra quindi un minuto dopo arriva il pari: Bjarnason riceve il cross dalla sinistra di Zampano e solo sotto porta colpisce di testa. Nell’occasione distratta la difesa ospite che permette all’islandese, alla sua terza marcatura stagionale, di passare dietro la linea. Al 16′ episodio dubbio al limite dell’area di rigore con Fazio che travolge, seppur non volontariamente, Melchiorri lanciato a rete ,ma l’arbitro a due passi lascia correre.
DELFINO AGGRESSIVO, BRIGNOLI CHE RIFLESSI! – Continua a spingere il Pescara che aggredisce sin dalla trequarti campo la squadra Umbra. Difesa in affanno e biancazzurri molto bravi ad arrivare quasi sempre prima sul pallone. Al 25′ dopo un batti e ribatti in area, Pasquato colpisce di prima intenzione in area, su assist dalla destra rasoterra di Politano, ma Brignoli si supera toccando di quel tanto il pallone che scheggia la traversa prima di ritornare in campo. Dall’altra parte la squadra ospite si affida a qualche verticalizzazione per la mobile coppia d’attacco ma che con il passare dei minuti viene ben controllata dai centrali difensivi avversari. Al 36′ bell’anticipo di Aresti su Avenatti in area su bella verticalizzazione arrivata dalle retrovie e al termine dell’azione Ceravolo rileva Bojinov che ha chiesto il cambio per un problema fisico. Al 44′ ci prova il giovane Palumbo, oggi all’esordio dal primo minuto, dai 25 metri in posizione centrale, ma la palla si alza sopra la traversa. Allo scadere Politano fa un sombrero a Eramo ed al volo conclude dal limite con la sfera che carica d’effetto e indirizzata sotto la traversa, viene deviata provvidenzialmente dal portiere ospite.
UN ALTRO PIGLIO PER GLI UMBRI – La ripresa si apre con un cambio per il Pescara con Rossi per Zampano ed un buon avvio della squadra umbra che prova ad offendere quella abruzzese. Ma la prima palla gol la collezione il Pescara con un cross morbido dal fondo di Pucino per la testa di Bjarnason sul secondo palo con palla che finisce tra le braccia di Brignoli. Al 13′ pericoloso cross di Vitale dalla sinistra prolungato di tacco al volo da Ceravolo, ma Bjarnason si rifugia in angolo. Al 18′ bolide da fuori area di sinistro di Politano da posizione centrale e il portiere della Ternana deve distendersi sulla sua destra per evitare di subire il gol. Al 21′ il neo entrato Da Silva (al posto di Melchiorri) serve in profondità Pasquato che si fa anticipare dall’uscita del portiere. Gara piacevole con la Ternana più convincente e che non disdegna sortite offensive. Al 24′ brividi per il Pescara sulla punizione dal limite dell’area di Vitale che si alza di un soffio sopra la traversa e un minuto dopo ospiti che tornano in vantaggio: settimo centro in partite ufficiali per Ceravolo che dopo un due conclusioni murate in area, sugli sviluppi di un corner, la sfera arriva sul destro dell’attaccante che sotto porta non perdona.
SOLO CORNER PER IL DELFINO – Al 33′ punzione di Politano con traiettoria che scavalca il portiere uscito male, ma da posizione defilata Da Silva trova solo l’esterno della rete. Baroni si gioca la carta Brugman per Selasi mentre Tesser inserisce prima Russo per Palumbo in preda ai crampi quindi Ferronetti, oggi al rientro dopo un infortunio, al posto di Crecco. Forcing finale del Pescara che colleziona calci d’angolo senza tuttavia riuscire a scalfire l’attenta difesa ospite. Squadra di Baroni che è sembrata meno brillante che nella prima frazione di gioco con gli ospiti più reattivi.