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Pescara, terza disinfestazione a tappeto contro ‘Febbre del Nilo’

da Redazione

PESCARA – Oggi, sabato 26 ottobre, parte il terzo intervento suppletivo e straordinario di disinfestazione anti-zanzare su tutto il territorio comunale al fine di scongiurare la presenza di larve e di insetti adulti. La misura preventiva è stata decisa contro il diffondersi della ‘Febbre del Nilo’, una patologia virale, spesso scambiata per una comune influenza, e che viene invece trasmessa dalla semplice puntura della zanzara tradizionale e che, in alcune regioni del nord, ha avuto esiti mortali per la popolazione. Va precisato che a Pescara e, più in generale, in Abruzzo non sono stati segnalati casi del genere, ma poiché dagli ultimi monitoraggi effettuati dalla Attiva abbiamo verificato, a partire dallo scorso 4 settembre, una proliferazione delle uova di zanzara all’interno delle ovitrappole disseminate su tutto il territorio, abbiamo ritenuto necessario e utile adottare l’iniziativa preventiva. Lo ha reso noto  l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco , che ha precisato:
Pescara è senza dubbio una città all’avanguardia nella lotta contro le zanzare, con una specializzazione ormai maturata anche contro il diffondersi della zanzara tigre. Da marzo a ottobre conduciamo disinfestazioni quotidiane su tutto il territorio, alternando gli interventi antilarvali a quelli adulticidi, e disseminando il territorio di ovitrappole all’interno di tombini, caditoie e nelle aree verdi, che ci permettono di tenere sotto costante controllo l’andamento della stagione, individuando, eventualmente, anche le zone e i periodi dell’anno in cui è necessario programmare interventi aggiuntivi. Tuttavia un mese fa abbiamo ricevuto una comunicazione che ha imposto un supplemento d’attenzione da parte della pubblica amministrazione. In sostanza il dottor Sergiacomo, medico veterinario del gruppo Meditech, ha segnalato che in regioni come il Veneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna, si è registrato, da inizio settembre, un inatteso incremento di casi di cittadini colpiti dalla cosiddetta ‘Febbre del Nilo’ o ‘West Nile Disease’, causata dalla puntura di zanzare comuni del genere culex. Il numero e le condizioni, anche gravi, delle persone colpite ha indotto le autorità sanitarie di quelle regioni a mettere in atto alcuni provvedimenti per arginare la diffusione di zanzare infette. La febbre del Nilo è infatti una temibile malattia infettiva trasmessa dalla puntura delle zanzare Culex Pipiens, le nostre comuni zanzare quindi, che escono soprattutto all’imbrunire, colpendo principalmente gli uccelli, ma anche gli equini e gli esseri umani. Normalmente il sistema immunitario è in grado di proteggere dal virus, che a volte risulta asintomatico, ma che talvolta, dopo un periodo di incubazione di 3-6 giorni, può dare luogo a una vera e propria malattia caratterizzata da febbre moderata-alta, malessere generale, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, mialgie, ossia dolori muscolari, tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia e difficoltà a respirare, sintomi, in parte, comuni a una normale influenza. Nei soggetti anziani o immunocompromessi può svilupparsi anche meningite o encefalite. I periodi di maggior diffusione del contagio sono quello primaverile e autunnale, in particolari condizioni, come la persistenza del caldo, e in zone come le aree prossime ai fiumi, o zone con erba alta o ristagno d’acqua. Sino a oggi, va ribadito, a Pescara non sono stati segnalati casi di febbre del Nilo, tuttavia abbiamo ritenuto opportuno prevedere interventi suppletivi di disinfestazione rispetto al calendario programmato, interventi che domani notte interesseranno tutta la città, ma con alcuni punti di particolare attenzione dove lo scorso 4 settembre è stato registrato un netto aumento del numero di uova di zanzare all’interno delle ovitrappole, come nel rione San Silvestro o a Porta Nuova. Il secondo intervento aggiuntivo si svolgerà domani notte, sabato 26 ottobre, e, in particolare, riguarderà le zone più critiche, ossia San Silvestro-via Della Chiesa, l’area di fronte la chiesa e la scuola e nel tratto della strada provinciale che da via Polacchi giunge al confine del quartiere, al capolinea dell’autobus; poi la zona via Sacco, via Trigno e via Tavo; parco D’Avalos, lungo il perimetro esterno, con il cannone indirizzato verso l’interno del parco, chiuso di notte; i parchi di Villa de Riseis e Villa Sabucchi, anche all’interno; la strada parco, percorrendo col mezzo il tracciato della filovia; le zone esterne dello stadio, dell’antistadio e del circolo tennis; il campo sportivo di via Maestri del Lavoro; il parco Cocco, eseguendo interventi dalla strada perimetrale, parco oggi peraltro chiuso agli utenti per i lavori di riqualificazione. Ma in realtà l’atomizzatore interverrà poi su tutta la città che sarà coperta a tappeto. Ai cittadini rivolgiamo l’invito a tenere chiuse le finestre di casa e a non stendere il bucato fuori per domani notte, solo per evitare di entrare in contatto con sostanze che potenzialmente potrebbero generare allergie in soggetti sensibili.

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