PESCARA – Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito 11 misure cautelari nei confronti di altrettanti pescaresi responsabili a vario titolo di associazione per delinquere dedita alla commissione di truffe e di illecito utilizzo di strumenti di carte di credito.
Le misure, emesse dal GIP del tribunale di Pescara dr. Nicola Colantonio, traggono origine da una lunga attività di indagine condotta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara coordinata dalla locale Procura della Repubblica e che ha coinvolto complessivamente 33 indagati.
L’indagine ha visto impegnati gli investigatori della Sezione “E- Commerce” del Compartimento Polizia Postale, ed ha consentito di individuare i soggetti responsabili di oltre un centinaio di truffe operate sulla Rete. Attraverso la pubblicazione sui più noti marketplace di fittizi annunci per la vendita di oggetti hi-tech, notebook, strumenti musicali, motori fuoribordo etc, tali da indurre in errore ignari utenti della Rete, i truffatori ottenevano che questi ultimi effettuassero ricariche su carte prepagate ricaricabili cui non seguiva alcuna consegna della merce – come da preordinato intento fraudolento.
Il truffatore infatti – approfittando delle distanza tra il luogo delle proposta e quello di acquisto – faceva credere alla vittima che il bene esistesse rappresentandogliene la consistenza mediante l’annuncio, verbalmente attraverso i contatti telefonici ed a volte producendo una fotografia del bene stesso.
Attraverso servizi di osservazione ed acquisizione di immagini relative ai prelievi effettuati agli sportelli A.T.M., al monitoraggio delle carte prepagate ricaricabili oltre che ad attività tecniche, la Polizia Postale ha raccolto elementi che hanno consentito la cristallizzazione dei fatti reato.
L’attività di monitoraggio è stata condotta per un periodo di circa 4 mesi sulle carte prepagate ricaricabili (individuate anche attraverso l’analisi dei dati inseriti nella Banca Dati Interforze) ove confluivano, sotto forma di ricarica/bonifico, somme di denaro riconducibili a truffe operate in Rete.
La tempestiva acquisizione/analisi delle relative Liste Movimenti e l’individuazione dei punti di prelievo/spendita ha consentito di acquisire – in tempo utile – i filmati relativi alle operazioni di prelievo e addivenire alla conseguente identificazione dei prelevatori.
All’esito delle indagini, i prelevatori sono risultati essere soggetti diversi dagli intestatari. Sulle 37 carte prepagate oggetto di monitoraggio sono confluite somme di denaro per oltre 210 mila euro. Le misure restrittive sono state eseguite con il concorso del Compartimento Polizia Postaledi Ancona, la locale Squadra Mobile ed al Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo.
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