PESCARA – La giornata di ieri è stata dedicata al saluto ad Achille D’Alessandri, Capo di Gabinetto storico del Comune di Pescara, alla guida della città con ben sette sindaci. D’Alessandri, che ha iniziato la propria carriera nel Comune di Pescara nel 1973, ricoprendo prima l’incarico di dirigente, quindi di Direttore d’Area, infine vicesegretario generale e Capo di Gabinetto, aveva lasciato il Comune nel 2006, dopo la nomina ricevuta dal presidente Napolitano di Magistrato della Corte dei Conti, responsabile Enti locali, e si è spento domenica mattina presso il reparto di oncologia dell’ospedale civile di Pescara, dopo una lunga malattia.
Alle 10 di ieri mattina il feretro è arrivato in Comune, presso la Sala consiliare, dov’è stata allestita la Camera Ardente per espressa volontà del sindaco Albore Mascia. Ad accoglierlo decine di dipendenti del Comune di Pescara che per l’intera mattinata lo hanno vegliato, accanto alla moglie Tonia, ai figli Massimiliano e Sabrina, alla sorella, e ai nipoti, tra cui Paolo Tarantelli, Presidente della Circoscrizione Castellamare.
Ha detto il sindaco Mascia :
tantissimi cittadini hanno voluto rendere omaggio quest’oggi per l’ultima volta ad Achille D’Alessandri, l’amico, lo stimato professionista, il punto di riferimento per intere generazioni di politici, di amministratori e di colleghi. Nella sala consiliare del Comune si sono avvicendati ex sindaci, come Carlo Pace, che con Achille ha condiviso due diverse consiliature, nove anni di governo, l’abate generale Don Giuseppe Natoli, ex consiglieri comunali, assessori comunali di ieri e di oggi, il Presidente della Provincia Guerino Testa, l’ex Presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi Michele Murgo, o l’ex Provveditorato agli studi Santilli, tutti con il desiderio di salutare per l’ultima volta un caro amico che ha lasciato un segno indelebile nella pubblica amministrazione pescarese.
Achille ha lavorato per più di trent’anni nel nostro Comune e ci ha lasciato il ricordo della sua cordialità e, al tempo stesso, dell’autorevolezza con cui ha saputo affiancare ben sette sindaci, sostenendoli nel proprio lavoro, nella guida di una città complessa, vivace e vitale come Pescara. Ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i colleghi e per la classe politica, con il suo sorriso ha saputo risolvere anche le situazioni più complesse, mostrando sempre una grande carica umana. Non potremo mai dimenticare l’immenso patrimonio di conoscenze, di idee, di progettualità che ci ha lasciato e sarà questo il modo migliore per onorare la sua memoria.
Alle 16 il feretro ha lasciato il Comune e un lungo corteo si è snodato sino alla chiesa dello Spirito Santo dove sono stati celebrati i funerali, con il picchetto d’onore della Polizia municipale.