PESCARA – Il dragaggio del Porto Canale di Pescara, è stato ancora una volta il tema centrale di una conferenza stampa tenuta questa mattina dal Gruppo Consiliare del Comune di Pescara, che ha chiesto a gran voce le dimissioni del Commissario Guerino Testa.
“ Tre anni di immobilismo in termini di dragaggio hanno di fatto prodotto la completa inagibilità del Porto di Pescara.
Come viene confermato dai rilievi batimetrici eseguiti dall’ARTA in data 12 febbraio u.s. si evidenzia un progressivo ed inarrestabile insabbiamento della struttura portuale che rende di fatto, praticamente inutile, l’opera di dragaggio avviato dal Commissario Guerino Testa.L’iniziativa della magistratura aquilana che ha interrotto le opere di dragaggio non ha visto attivata una adeguata iniziativa da parte degli enti territoriali regionali ai diversi livelli di responsabilità che producesse un risultato apprezzabile ed in un tempo breve come la situazione emergenziale avrebbe richiesto.
Questa situazione – fa sapere il gruppo Consiliare del PD -, è stata gestita in primis dal Commissario Testa, in misura inadeguata tanto da evidenziare in misura inequivocabile la leggerezza della sua azione a cui si è accompagnata quella degli altri responsabili degli enti comunali e regionali.L’essersi adagiati sul presupposto che comunque ed in qualsiasi momento si sarebbe giunti allo sblocco dei lavori oggetto di sequestro da parte della magistratura questi non avrebbe potuto che essere di segno positivo ha fatto si che la situazione degenerasse fino allo stato attuale e tanto da determinare la completa inutilità del progetto avviato ed ancora bloccato.
E’ mancata – dice il Gruppo PD -, con tutta evidenza l’assunzione di una coerente responsabilità da parte dei soggetti istituzionali che avrebbe dovuto portare alle immediate dimissioni dagli incarichi assunti avendo riguardo nei confronti di tutti gli operatori interessati dal blocco delle attività portuali e della stessa immagine della Città di Pescara così brutalmente violentata da tanta inettitudine.
Si continua – afferma il Gruppo PD in una nota -, silenziosi ad attendere un evento miracoloso che possa, non ridare operatività alle strutture portuali quanto, trarre dalle sabbie mobili della responsabilità politico – amministrativa una classe dirigente che ha dato prova di incapacità prima nel programmare le diverse e complesse fasi che avrebbero dovuto aggredire l’insabbiamento del Porto di Pescara e poi di gestire ed affrontare come si sarebbe dovuto l’intervento posto in essere dalla magistratura aquilana. Anche prevedendo – afferma il PD -, un chiarimento da parte dell’ISPRA sulla bontà delle analisi fatte dall’ARTA ed una decisione da parte della magistratura aquilana di sbloccare il cantiere del dragaggio non possiamo non registrare il Totale Fallimento dell’opera commissariale e della totale assenza del Comune di Pescara e della Regione Abruzzo.
Oggi, – conclude il PD -, possiamo affermare che si è preferito salvaguardare la propria posizione istituzionale che l’interesse della collettività”.
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