Pescara: una città che sognA

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PESCARA – Ero ragazzino quando il Delfino di Giovanni Galeone faceva tornare a battere il cuore degli sportivi abruzzesi. Il tripudio nella città di colori biancoazzurri, i clacson delle auto in festa. Dopo la gara vinta contro il Parma, un’unica grande esplosione di gioia.

Adesso dopo vent’anni la città è tornata a ripercorrere le orme della serie A, a sognare ancora per una squadra mai abbandonata dalla tifoseria ma che tuttavia aveva bisogno di una guida che facesse tornare l’entusiasmo del tifoso pescarese, caloroso ma esigente di punti e bel calcio.

Con Zeman tutto questo è stato possibile, non senza qualche piccolo intoppo iniziale, qualche mugugno durante la prima parte della stagione ,ma sempre riconoscendo la grande qualità del gioco espresso, il forte impegno ed abnegazione di un gruppo unito anche nei momenti più difficili e aihmè tristi della stagione. Per concludere con l’impegno costante di una società sempre al servizio della squadra ed allenatore e più vicina al tifoso, come  ha dimostrato anche ieri coinvolgendo tanti tifosi alla festa.

Dopo i festeggiamenti per il conseguimento della promozione anticipata a Genova, la festa dei tifosi all’Adriatico, al ritorno dei giocatori, è arrivata anche  la conquista  del primato in classifica, ottenuto in un finale ad alto impatto emotivo, degno dei più grandi film thriller , ma con lieto fine. La giornata di ieri è stata l’apoteosi della festa, l’esultanza di tutti: dai ragazzini con le maglie dei loro beniamini ai loro genitori che hanno vissuto nella loro adolescenza gli stessi sentimenti e che hanno in più circostanze tirato fuori “i dolci ricordi” del passato: una vecchia sciarpa, il vecchio ma sempre luminoso bandierone, la maglietta di quella stagione, di quel campione che ha fatto la storia del calcio in biancoazzurro.

Un corteo di gente che ha seguito con affetto la squadra in passerella con il suo pulmann scoperto per le principali arterie della città fino a confluire in Piazza della Rinascita per l’accoglienza finale sul palco a scherzare e cantare con i tifosi. Molti giocatori che fino a qualche tempo fa erano dall’altra parte della “staccionata” da tifosi ad “eroi sportivi”. Tanta ironia, e voglia di stare con la gente, una squadra che possiamo dirlo oltre a vincere il campionato probabilmente ieri sera ha vinto anche il premio simpatia.

Il nostro augurio è che questo entusiasmo possa accompagnare la squadra anche nell’affascinante ma difficile cammino in serie A, evitando di pretendere più di quanto la squadra che sarà allestita potrà offrire, ma senza tuttavia perdere la voglia di sognare come ha fortemente stigmatizzato il tecnico boemo quando all’affermazione del “Pescara più della salvezza non può sperare” ha ribattuto che “niente è impossibile, anche conseguire uno scudetto!”.

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