PESCARA – Pescara, Urban Emotion, è questo il marchio che contraddistinguerà l’immagine turistica della città e le politiche connesse.
La presentazione si è svolta venerdì all’Aurum con i rappresentanti del comparto con i quali l’Amministrazione in questi anni ha condiviso la creazione di un confronto aperto e costruttivo sulle politiche turistiche da porre in essere e di cui il City Branding presentato venerdì è una delle espressioni.
Si tratta del marchio/logotipo prescelto dall’Amministrazione comunale a seguito dell’avviso pubblico indetto per veicolare l’immagine e l’identità cittadina e che sarà utilizzato per le campagne Adv e le attività di promozione progettate per accrescere la riconoscibilità turistica della città e del suo territorio.
A illustrare il City Branding c’erano il Sindaco Marco Alessandrini, l’Assessore al Turismo e ai Grandi Eventi, Giacomo Cuzzi, Monica Carugno e Martina Delfino della Ecomood, la società che ha ideato il prodotto e il grafico Andrea Di Menno Di Bucchianico, i presidenti delle commissioni consiliari Commercio, Turismo e Gestione del Territorio Piero Giampietro, Riccardo Padovano, Ivano Martelli.
“Ogni città ha una caratteristica che la rende attrattiva e la identifica perché possa diventare una meta turistica – esordisce il sindaco Marco Alessandrini – Un esempio per tutti è New York, la grande mela e quell’I Love NY che porta milioni di persone nella città hanno contribuito a renderla celebre nel mondo.
Dimensionando le cose, era giusto che emergesse il fatto che esiste una realtà del Medio Adriatico in cui si vivono “emozioni urbane”: per accessibilità infrastrutturale, per il contesto ambientalistico, per gli eventi che alimenta. Tutto questo emerge dal marchio che presentiamo e che è stato scelto dalla commissione che ha seguito l’avviso pubblico fra gli altri pervenuti, perché meglio identifica le vocazioni e l’identità della città.
Si esprime in inglese perché dobbiamo guardare alla internazionalizzazione e veicolare un messaggio riconoscibile anche fuori dai nostri confini. Dietro questo c’è la fantasia e la creatività del territorio e di ciò siamo davvero contenti”.
“Questo brand è la conclusione di un percorso iniziato con la DMC Terre del Piacere e portatori d’interesse del territorio con i quali ci siamo messi al lavoro sin dall’inizio del mandato, perché il turismo passasse dalla gestione “fai da te” del passato ad un approccio più scientifico e inclusivo su una materia che è serissima – dice l’assessore a Turismo e Grandi Eventi Giacomo Cuzzi –
Un percorso che nasce dalla introduzione della tassa di soggiorno e continuerà fino alla definizione completa del piano marketing per il turismo a cui sta lavorando proprio la DMC. Questo cammino è operativo, infatti ci ha portato ad aumentare le risorse destinate al turismo, incrementando di molto sia i fondi comunali che gli introiti. Oggi possiamo contare su oltre 200.000 euro, ed è un risultato enorme per una città che aveva perso le capacità attrattive su fondi pubblici.
Risorse che vengono spese nel modo giusto attraverso un programma di investimenti sul comparto e con il costante confronto con gli addetti ai lavori. Quello che emerge è un lavoro che punta a veicolare la biodiversità, i valori che caratterizzano la nostra città e che sono evidenti nel logo. Per arrivarci abbiamo fatto una evidenza pubblica estesa a tutto il territorio nazionale, una commissione ha giudicato il lavoro più aderente alla nostra città e sono convinto che questa scelta sia stata giusta.
Qualche tempo fa ci dicevano “spendete per fare un altro logo”, ma questo in verità non è un logo, forse in passato si è pensato solo ai loghi e non a lavorare ad un “marchio”, inteso come quell’insieme di attività che tendono a trasformare la città da “luogo” a “destinazione”. Non basta essere belli per diventare destinazione, bisogna essere in grado di comunicare il territorio e renderlo attrattivo. E’ un lavoro importante, che potrà essere integrato e reso capillare, passando dal city branding allo street-branding su distretti vivi in città, declinando questo lavoro anche in modo più articolato sul territorio.
Pescara, Urban Emotion è un lavoro che ha dei tratti identitari importanti: la grafia di d’Annunzio, la modernità di città aperta rappresentata dai due ponti, l’intreccio degli stralli che identifica la rete dei pescatori, quindi il mare, la nostra straordinaria eccellenza che rappresenta il più grande parco della città. Urban Emotion calza perfettamente alla natura di Pescara, realtà urbana dove si possono vivere emozioni straordinarie fra mare e terra”.
“La scelta di presentare il brand in piena stagione dimostra che il lavoro è quotidiano – aggiunge Piero Giampietro, Presidente della Commissione Commercio – lo facciamo con gli operatori, segno che questa amministrazione vuole fare scelte strutturali insieme con chi opera nel settore. Le varie declinazioni sono in grado di raffigurare Pescara e le sue esigenze.
Questo lavoro sarà anche la base di partenza della promozione del Centro Commerciale Naturale, che sarà una infrastruttura importante per la città e che stiamo costruendo con gli operatori. Consideriamo il turismo un comparto strategico, chi ci ha preceduto ha investito poco su questo settore, la nostra generazione ha l’esigenza di investire sul turismo per muovere l’economia: è una scelta coraggiosa, ma vale e il risultato credo meriti una grande attenzione”.
“Guardo con grande favore a questa iniziativa del Comune perché solo investendo su progettazione strategica della città si possano attivare meccanismi di sviluppo – così Elena Petruzzi, per la DMC Terre del piacere – Abbiamo un potenziale enorme e penso che la scelta di partire dal un brand sia simbolica e importante. Tante volte abbiamo discusso sui temi critici del nostro territorio, uno di questi è la mancanza di progettualità e investimenti per il turismo, speriamo che questo sia l’inizio di un nuovo periodo, tutti gli operatori faranno di tutto per contribuire al meglio.
“Legame storico e identitario e grande modernità – aggiunge Monica Carugno di Ecomood – Volevamo rendere graficamente la scritta “PESCARA” connotandola in modo univoco e identitario. Ci siamo ispirati alla “grafia” di Gabriele D’Annunzio, la cui produzione artistica e letteraria è intimamente connessa alla città. Allo stile “classico” della scritta, alleggerito dall’uso del colore, abbiamo contrapposto un marchio e un payoff moderni e lineari, che rimandano al concetto di URBAN. Il marchio è dato da un elemento grafico che rappresenta un CUORE, a restituire il concetto di CENTRO dinamico e pulsante che racchiude la sua natura URBANA, raffigurata da una stilizzazione dei due ponti (del Mare e Flaiano).
La parte superiore del “cuore” accenna il segno di un’ONDA a rappresentare il MARE che bagna Pescara e che è nel CUORE della città. In tutte le immagini della campagna abbiamo lavorato con l parole chiave quasi ad adottare la logica dei tag per rafforzare la traduzione e la memorabilità nei social e facilitare la ricerca sul web. La parola Pescara ricompare alla chiusura perché essa deve trovare evidenza su tutti i profili. Pescara è una città che vive sul mare, piazza, centro nevralgico tutto l’anno, Pescara è un’intera città vista mare che accoglie e vive sempre”.
“La creazione del brand è solo il primo passo che troverà la sua evoluzione in tutte le campagne tematiche su cultura, eventi, divertimento, food, sport, design, mare e troveranno applicazione in una pianificazione con affissioni – aggiunge Martina Delfino, sempre di Ecomood – da questo pomeriggio sarà online il sito dedicato e attivi i profili social che si distingueranno dal profilo e dal sito istituzionale del Comune. Tutto questo perché non nasce un nuovo logo della città, ma un marchio accompagnato da una serie di azioni concentrate sull’aspetto turistico, che coinvolgeranno anche altre creatività, a partire da quella dei cittadini stessi che dovranno appropriarsi di questo messaggio che verrà veicolato anche attraverso gadget, immagini e accessori capaci di parlare di Pescara ovunque”.