Pescara: urge una veloce ripartenza

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I biancazzurri, che hanno collezionato un punto in due gare, sono chiamati a tornare ai livelli di gennaio se non vogliono vedere allontanarsi, in maniera forse definitiva, il treno della promozione diretta.

PESCARA – Venerdì scorso un brutto Pescara, è stato sconfitto in casa dalla Reggina, nella prima delle tre gare consecutive che il calendario (e i recuperi) hanno assegnato agli abruzzesi. I biancazzurri, rimasti a secco di gol per la prima volta in stagione, sono apparsi poco brillanti, confermando lo scarso momento di forma già evidenziato con Crotone e Albinoleffe.

Domani i ragazzi di Zeman saranno attesi dal big match contro il Sassuolo, squadra che, ai sostenitori del boemo non piace, perché considerata sparagnina e con giocatori non di livello eccelso. In realtà Fulvio Pea ha svolto un ottimo lavoro, dando ai neroverdi emiliani equilibrio e convinzione nei propri mezzi.

ATTACCO SULLE SPALLE DI SANSONE – Il Sassuolo è infatti la squadra con meno sconfitte nella cadetteria (3), e meno gol subiti (18). Se è vero che Marchi e compagni hanno segnato fin qui venti reti in meno del Pescara (36 a 56) e che quasi la metà di queste reti portano la firma di Sansone (16 gol fin qui) è altrettanto vero che non perdono dal 26 novembre 2011 (0-1 casalingo con il Padova) e che in trasferta hanno subito una sola sconfitta, il 4 settembre, contro l’Hellas.

L’equilibrio non può essere una colpa, altrimenti i trionfi dell’Inter di Mourinho, ottenuti schierando Eto’o terzino destro, dovrebbero essere cancellati dagli almanacchi del calcio. Rispetto all’assetto del portoghese, suo mentore ai tempi dell’Inter, Pea schiera il Sassuolo in maniera diversa.

COME SI SCHIERANO GLI AVVERSARI – Anzitutto la difesa è a tre e non a quattro. Il trio Marzoratti-Piccioni-Bianco ha ormai equilibri consolidati che gli permettono di muoversi con grande sincronismo. A centrocampo le due ali, in realtà, sono due terzini. Gazzola a destra e Longhi a sinistra, che coprono tutta la fascia, trasformando la difesa a 5 in fase di non possesso palla e arrivando sul fondo per appoggiare la squadra in fase d’attacco.

I due centrali di centrocampo sono Cofie e Magnanelli. Il ghanese, scuola Genoa è bravissimo in fase di contenimento, mentre l’italiano è più portato alla costruzione. In attacco, l’arrivo di Missiroli, ha permesso a Pea di schierare un giocatore con qualità d’inserimento notevoli, ma anche bravo a rientrare a centrocampo per dare una mano alla squadra. L’ex reggino agisce sulla stessa linea d’attacco di Sansone, appena dietro la prima punta (di solito Marchi).

Pea pare per il momento aver accantonato Boakye (grande protagonista della prima parte della stagione) perchè il baby prodigio scuola Genoa pare non allenarsi con la dovuta concentrazione. Per questo al momento gli viene preferito Marchi, meno goleador del ghanese, ma più funzionale al gioco dell’ex allenatore dell’Inter primavera.

PESCARA CON VERRATTI E NIELSEN – Il Sassuolo è l’avversario peggiore per il Pescara nel momento peggiore. Se il calcio avesse la stesse regole della boxe e si vincesse ai punti, i biancazzurri non avrebbero problemi. Dato che però contano i gol, la cosa sarà più complicata per i ragazzi di Zeman.

I ritorni di Nielsen e Verratti a pieno regime nell’11 base sono importanti, ma potrebbero non bastare per ottenere tre punti. Il numero 10 biancazzurro, ha esordito in maniera convincente nell’Under 21 azzurra, ricevendo consensi unanimi, ma deve ancora frenare la sua irruenza che molte volte, ne limita il rendimento.

Il piano di Pea sarà certo quello di bloccare le fasce, con Gazzola e Longhi che cercheranno di tenere bassi Zanon e Balzano, e con Cofie che potrebbe avere il compito di appiccicarsi a Verratti per non lasciare alcun tipo d’iniziativa al regista abruzzese. In queste condizioni, i rifornimenti per il trio Sansovini-Immobile-Insigne rischiano di essere molto pochi.

Molte delle sorti del Pescara dipenderanno dunque dalle capacità di Nielsen e, soprattutto, Cascione di sostituirsi a Verratti in fase d’impostazione, dando una mano ai tre attaccanti biancazzurri. I due interni però dovranno fare anche attenzione ai veloci cambi di gioco dei neroverdi, perchè la coppia Romagnoli-Capuano, sempre in difficoltà con giocatori veloci, potrebbe avere non pochi problemi contro le ripartenze degli emiliani, dato che sia Sansone che Missiroli sono velocissimi e Marchi è un ottimo specchietto delle allodole, ideale per aprire varchi ai due esterni d’attacco.

La gara quindi, a dispetto di quello che dicono molti opinionisti abruzzesi, è molto meno facile di quello che sembra. La differenza potrebbe farla un episodio (non a caso il Pescara all’andata strappò il pari grazie ad un autogol). Se il Pescara giocherà ai (bassi) ritmi delle ultime gare sarà difficile riuscire a strappare un risultato positivo. I biancazzurri devono dunque trovare energie nascoste se vogliono continuare a lottare per la promozione diretta. Quella contro il Sassuolo è una gara da vincere ad ogni costo, perché è da marzo in poi, che in B, si decide chi verrà promosso in A.

Fermarsi ora, vorrebbe dire rovinare quanto di buono si è costruito nei primi 5 mesi di campionato.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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