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Pescara, vendite promozionali: esito dei controlli

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PESCARA- L’assessore al Commercio e alla Polizia municipale del Comune di Pescara, Gianni Santilli  ha ufficializzato l’esito delle verifiche eseguite sulle attività commerciali del capoluogo adriatico  di cui  quindici  sono state sottoposte a controlli e 7 multate per aver effettuato vendite promozionali e scontate  assolutamente vietate nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi.L’operazione di controlli  è stata eseguita dal Nucleo Commercio della Polizia municipale di Pescara, coordinata dal maggiore Danilo Palestini, operazione ampiamente preannunciata dopo che alcuni operatori, nei giorni scorsi, avevano sollevato il ‘caso’ comunicando come alcuni colleghi, disapplicando la normativa regionale, stavano anticipando i saldi invernali, previsti a partire dal prossimo 5 gennaio 2013, con supersconti e promozioni che però, per legge, non possono essere effettuati nei trenta giorni che precedono i saldi di fine stagione. A questo punto, in accordo con le organizzazioni di categoria come Confcommercio e Confesercenti,  sono stati concessi  alcuni giorni di tempo a tutti gli operatori per mettersi in regola, poi sono cominciati controlli e sanzioni da parte della Polizia municipale, controlli che sono stati rigidissimi e rigorosi per tutelare chi opera rispettando le regole e soprattutto gli utenti e che proseguiranno sino al 4 gennaio 2013.

Ha commentato Santilli:

è evidente  che le nuove normative, tra apertura domenicali, liberalizzazioni e disciplina su saldi e sconti, hanno determinato una giungla di leggi che spesso possono disorientare lo stesso commerciante, prima abituato a lavorare con una metodologia per molti versi più semplice e lineare. E la stessa normativa sulla liberalizzazione rischia in molti casi di lasciar passare il messaggio di una deregulation generalizzata, in cui ogni commerciante può in sostanza fare quello che vuole e quando vuole. In realtà non è così e i periodi degli sconti sono ancora disciplinati in modo rigoroso, con una tempistica ben precisa e definita: innanzitutto ricordiamo che lo scorso 20 maggio è scaduto il periodo di deroga al regime delle vendite promozionali introdotto dalla legge regionale numero 17 del 2010, ed è tornata in vigore la legge regionale 11 del 2008 con la quale si specifica che le vendite promozionali ‘vengono effettuate dall’operatore commerciale al fine di promuovere l’acquisto di alcuni prodotti merceologici praticando uno sconto sul prezzo normale di vendita, con l’obbligo, ovviamente, di esporre cartelli informativi sulla merce oggetto della promozione e l’indicazione, oltre al prezzo di vendita originario e alla percentuale di sconto, anche del prezzo di vendita realmente praticato, cioè scontato’. Tuttavia la legge precisa anche che ‘l’operatore che pone in vendita prodotti aventi stagionalità non può effettuare vendite promozionali nei trenta giorni precedenti i periodi fissati per le vendite di fine stagione’, ossia i saldi. Dunque in questi giorni le vendite promozionali sono categoricamente vietate visto che l’inizio dei saldi è già stato fissato e comunicato per il prossimo 5 gennaio 2013. Peraltro abbiamo già inviato, tramite le associazioni di categoria, un avviso agli operatori per ricordare loro l’obbligo a notificare al Comune, almeno 7 giorni prima dell’inizio dei saldi, la comunicazione circa il giorno di inizio delle svendite e la relativa percentuale di sconto che si intende praticare. Dopo aver sentito Confcommercio e Confesercenti – ha ribadito l’assessore Santilli – abbiamo deciso di concedere alcuni giorni di tempo per eliminare le scritte di promozione e sconti dalle vetrine dei loro negozi, avvisi-civetta che in queste settimane non sono consentiti, e di rimettersi in regola. Quindi sono scattati i controlli: nel giorno della vigilia di Natale sono state 15 le attività sottoposte a controlli, sparse tra via Nicola Fabrizi, corso Vittorio Emanuele e via Roma: per sette negozi sono scattate le sanzioni per inadempienza dell’articolo 82 della legge Regionale, con l’elevazione di multe pari a 3mila euro l’una. Ovviamente i controlli non si fermeranno, ma andranno avanti sino all’inizio dei saldi.

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