PESCARA – Si riparte dallo scoppiettante 2-2: dall’inferno al paradiso, fino all’epilogo finale che lascia aperto ogni pronostico. Cresce l’attesa nel capoluogo adriatico, dove i biglietti sono andati a ruba e tanti non avranno la possibilità di seguire allo stadio la gara (diretta su Rai sport 1 dalle ore 16.00), 2084 tifosi scaligeri al seguito.
Una gara che si preannuncia molto equilibrata, visti anche i precedenti che si sono sempre conclusi con un pareggio. Risultato che andrebbe di lusso agli uomini di Di Francesco, in virtù del miglior piazzamento in campionato.
CONQUISTARE METRI, CONQUISTARE LA PROMOZIONE – Non ci sono altri imperativi per la gara di domani. Per ottenere il successo i biancoazzurri dovranno lavorare sulle disattenzioni del match di andata e sull’approccio mentale errato del primo tempo al Bentegodi. Il match, che sarà arbitrato dal signor Emilio Ostinelli della sezione di Como (coadiuvato dagli assistenti Andrea Crispo di Genova e Salvatore Longo di Paola e quarto ufficiale Angelo Cervellera di Taranto), dovrà dunque essere giocato senza “adagiarsi” sul pareggio, ma sfruttando la preziosa arma offensiva dei biancoazzurri.
Con la formazione al completo (unica assenza Tognozzi che sarà probabilmente sostituito da Zappacosta) e la coppia Ganci-Sansovini in gran forma, sarebbe un grande errore attendere oltre modo le sortite offensive degli uomini di Vavassori, che hanno dimostrato di avere delle buone individualità. Se a questo aggiungiamo il buono stato complessivo della squadra, la possibilità di avere il supporto di Bonanni in aggiunta al già positivo contributo che potrebbero offrire Gessa e Dettori, una gara d’attacco sarebbe auspicabile.
Superare l’avversario consapevoli di avere un organico superiore e un pubblico che potrà offrire la spinta determinante per superare gli ostacoli dell’avversario e … del caldo, che in questi giorni sta sfiorando il “torrido”. D’altronde i biancoazzurri hanno fatto vedere le cose migliori con la Reggiana e nella prima parte della ripresa a Verona proprio quando hanno guadagnato metri in campo e preso il pallino del gioco. Tatticamente si potrebbe sfruttare l’uomo in più a centrocampo per avere il giusto equilibrio in campo.
QUALI PERICOLI? – Abbiamo detto come giocare sull’attesa dell’avversario potrebbe risultare una scelta poco proficua visti anche il finale dell’andata quando pur in vantaggio di risultato e di uomini in più occasioni ci si è rifugiati nella propria trequarti, rischiando la capitolazione in più circostanze.
Parlando di uomini il Verona ha in Ciotola il giocatore più imprevedibile anche se a centrocampo giocatori come Russo o Rantier potrebbero essere delle insidie da tenere sotto controllo. Squadra solida e capace di compattarsi bene in mezzo al campo, diventa difficile da superare con la difesa schierata. In contropiede tuttavia ha più volte sofferto la velocità degli esterni biancoazzurri che potrebbero così sfruttare le verticalizzazione di Coletti e company…
LEZIONE DI STILE … – Se l’accoglienza ricevuta al Bentegodi da tifosi e stampa abruzzese non è stata all’altezza di un club con un simile passato calcistico, si auspica una lezione non solo di … calcio dagli abruzzesi. la nostra è una terra profondamente colpita dai tragici eventi degli ultimi tempi, ma in grado di riscattarsi grazie alla tenacia della sua gente che ha voglia di ricominciare e che può dimostrare la consueta cordialità ,che da sempre la contraddistingue , anche con chi non la meriterebbe.
La gara di domani è un appuntamento da non fallire per dimostrare al calcio che conta che il Delfino Pescara è pronto per tornare a scrivere la sua storia, finalmente con una squadra ed una dirigenza all’altezza di grandi eventi.