“Penso che sia giusto che la società ricominci con un nuovo allenatore, con un nuovo entusiasmo ed è giusto così. Ringrazio tutti”
PESCARA – Dopo la semifinale di ritorno dei play off, i due tecnici, Bepi Pillon (che ha annunciato l’addio) e Alfredo Aglietti, hanno analizzato la partita vinta per 1-0 della squadra scaligera grazie a una rete di Di Carmine su rigore nella ripresa.
Bepi Pillon (allenatore Pescara): “È un vero peccato perché di solito queste partite si decidono sugli episodi, noi abbiamo avuto la possibilità di passare in vantaggio con Mancuso, ma il loro portiere ha fatto una grande parata e abbiamo preso gol su una situazione che potevamo evitare se fossimo stati un po’ più attenti. Peccato perché avevamo concesso poco sul piano delle occasioni, forse qualcosa in più sul piano del gioco, abbiamo avuto un’occasione all’ultimo secondo con Bellini che se trovava la porta faceva gol e lì tutti gli aspetti cambiano. È un vero peccato perché abbiamo vanificato il lavoro di un anno. Devo ringraziare i miei giocatori per tutto quello che hanno dato nell’anno, così come stasera hanno dato tutto quello che potevano dare. Ringrazio anche la società che mi ha voluto qui e soprattutto Giorgio Repetto che è sempre stato al mio fianco anche nei momenti più difficili. Ringrazio tutti, soprattutto la tifoseria che mi è sempre stata vicino, mi ha sempre aiutato sopportando anche qualche sbaglio che posso aver fatto, li ho sentiti molto vicini, mi dispiace moltissimo per tutti questi aspetti, purtroppo è successo e non ci si può far niente.
È cambiato qualcosa l’uscita di Sottil, purtroppo quando si pensa di fare qualcosa non sempre ci si riesce, in quel momento ho cercato di rendere la squadra più propositiva e abbiamo beccato il gol, questi sono degli aspetti che purtroppo nel calcio possono succedere, anche se le occasioni le abbiamo avute. Questa è la mia conferenza stampa di addio perché penso che sia giusto che la società ricominci con un nuovo allenatore, con un nuovo entusiasmo ed è giusto così. Ringrazio di nuovo tutti, mi dispiace per non essere riusciti a coronare un sogno nonostante tutta la volontà che ci abbiamo messo. Non ancora ho parlato con la società, ma sicuramente lascerò il Pescara. Non c’è nessun problema: io qui mi sono trovato bene, lascio un ricordo positivo in tutti. In questo anno e tre mesi abbiamo raggiunto dei risultati importanti come la salvezza ed essere arrivati ad un passo dal giocarsi una finale, ma le cose sono andate così e mi dispiace molto.
I rapporti con il presidente? Ho sempre cercato di fare il mio lavoro cercando di difendere la squadra da tutte le situazioni che si erano create e cercare di analizzarle bene. Poi ho sempre detto che il presidente poteva dire ciò che pensava, come ha sempre fatto, io le sue idee le ho sempre rispettate e ho sempre cercato di andare avanti cercando di dare sempre il meglio di me stesso, pero sta di fatto che siamo arrivati fin qua e non è una cosa da poco considerando da dove siamo partiti. Solo vincendo potevo rimanere, così non è stato ed è giusto che vada a casa. Non ho niente contro nessuno, ho dato tutto me stesso, con la mia coscienza sono a posto perché ho dato tutto quello che potevo dare, perciò non devo avere rammarico di niente. Delle volte le cose le faccio bene, delle volte le faccio meno bene, delle volte sbaglio, ma faccio l’allenatore e ho delle responsabilità, me le sono sempre prese e me le prendo anche adesso, giustamente il responsabile della squadra sono io, sono venuto in punta di piedi e in punta di piedi torno a casa. Ho sempre cercato di fare il massimo con quello che la squadra mi ha messo a disposizione.
Quest’anno il Pescara ha fatto il suo percorso, siamo sempre stati nelle prime cinque posizioni, abbiamo sempre giocato ai massimi livelli, la squadra ha fatto il suo lavoro e lo ha fatto bene, devo dire che secondo me ha fatto un buon risultato. Sono grato alla curva, ai tifosi perché innanzitutto sono stati sempre vicini alla squadra e questo è l’aspetto più importante e soprattutto nei miei confronti hanno sempre avuto un atteggiamento positivo anche in occasione di sconfitte come quella di stasera sono stati eccezionali. Non tutti sarebbero così, li devo ringraziare decisamente per questa cosa. Per me è stato un onore allenare il Pescara perché è una società importante, di blasone, una piazza molto importante, è una piazza che secondo me se riesci ad infiammarla bene è sempre di grande aiuto alla squadra. Io credo che chi verrà dal mio punto di vista potrà costruire un grande futuro perché ci sono tutte le possibilità di far bene”.
Alfredo Aglietti (allenatore Verona): “È stata anche stasera una sfida molto difficile, complimenti al Pescara e a Bepi Pillon perché hanno fatto davvero un gran campionato, noi lo sapevamo che era difficile. Però credo anche che nel doppio confronto il Verona abbia meritato di passare il turno. Detto questo c’è voluta una grande prestazione da parte della squadra, non era assolutamente semplice, vincere qua è difficile per tutti, nella cabala ci credo poco, ma non avevo mai vinto all’Adriatico e stasera mi è successo. Sono molto contento, la vittoria l’abbiamo ottenuta cercando sempre di giocare a calcio, di non perdere la testa e di non perdere la lucidità ed arrivando poi al gol attraverso un’ottima combinazione, ci potevamo arrivare anche prima, abbiamo creato almeno tre o quattro occasioni nitide, nel doppio confronto abbiamo meritato di passare.
Credo che il nostro lo stiamo facendo in questo momento, però credo che il nostro pubblico sia molto importante perché negli ultimi tempi al Bentegodi la propria spinta si è sentita, però prima di giocare al Bentegodi bisogna andare al Tombolato dove il risultato deve essere diverso da quello dell’ultima sfida, altrimenti divente tutto più complicato, però è vero anche che noi siamo un’altra squadra in questo momento. Forse il Pescara, senza nulla togliere a stasera, ha giocato meglio all’andata perché è stata una partita più aperta. Non è detto perché nei play off e nei play out quando si ha il doppio risultato a disposizione divente sempre tutto più difficile, basta guardare il Benevento, un gol poi cambia tutto, dover gestire la pressione di poter anche pareggiare non è facile e loro probabilmente stasera l’hanno sentita, merito anche nostro che probabilmente nel primo tempo li abbiamo fatto correre anche tanto”.