PESCARA – Si è svolto ieri ,nell’uffico del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia , un incontro con una delegazione degli operatori commerciali aderenti al Forum dell’Economia e dello Sviluppo sul tema dell’emergenza porto canale. Presenti il Presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci, Bruno Santori, titolare della Sanmar e in rappresentanza della Confesercenti, Francesco Scordella in rappresentanza della marineria e Sabatino Di Properzio, in rappresentanza degli imprenditori commerciali.
Il sindaco ha annunciato le due richieste che martedì prossimo primo febbraio saranno presentate al Provveditore Donato Carlea, responsabile del Provveditorato Interregionale per le Opere pubbliche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti:
L’adozione di misure tecnico-amministrative straordinarie, comprese le procedure di somma urgenza, per affrontare un’emergenza a sua volta straordinaria come la problematica del dragaggio, divenuto ormai vitale per il porto canale di Pescara. E poi la convocazione di un incontro immediato direttamente con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’onorevole Altero Matteoli per mantenere alta l’attenzione sul ‘caso’ Pescara.
Il sindaco ha ribadito che martedì l’amministrazione comunale assumerà una posizione unitaria con i nostri operatori, non a difesa di una categoria di, ma a difesa di tutta la città, e si chiederanno risposte chiare e l’adozione di misure straordinarie per affrontare l’emergenza più immediata. Per questo si punta soprattutto sulla prima delle istanze suddette cioè l’accoglimento da parte del Governo della richiesta di riconoscimento dello Stato di emergenza inoltrata dalla Regione Abruzzo, e la sua adozione tramite l’emanazione di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adozione che consentirà di ricorrere alle misure straordinarie e di somma urgenza. E in tal senso l’annunciato passaggio delle competenze in materia al Commissario Goio potrebbe giocare un ruolo strategico fondamentale.
Ha spiegato ancora il sindaco Albore Mascia:
ovviamente la delegazione ha di nuovo rappresentato le difficoltà del porto canale, aggravatesi dopo l’ordinanza con la quale la Direzione Marittima ha opportunamente limitato l’utilizzo dello scalo e mi è stato anche consegnato il documento unitario sottoscritto da tutte le associazioni di categoria e dai sindacati con il quale si chiede l’attuazione di misure tempestive e immediate, a breve e medio termine, per risolvere l’emergenza dragaggio, tra cui anche il coinvolgimento dell’Ispra, l’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che, oltre a essere Ente nazionale sulla sicurezza ambientale, sarebbe anche in grado di mettere a nostra disposizione dei tecnici capaci di redigere progetti immediati di escavazione dei fondali indicando in modo esatto e preciso anche le modalità e possibilità di smaltimento dei materiali.
Ovviamente ho ribadito la mia posizione, schierata accanto agli operatori commerciali che stanno subendo gravissime ripercussioni dall’insabbiamento ormai quasi totale dei fondali del porto canale: l’amministrazione comunale di Pescara e la stessa città sono parti lese, nell’immagine e nella nostra economia, perché il dramma che oggi sta interessando il nostro porto in realtà sta colpendo l’intero territorio.