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Pescara, vertice in Prefettura per ricerche Roberto Straccia

da Redazione

PESCARA – Si è svolta ieri, a Pescara, una riunione in Prefettura convocata dal Prefetto Vincenzo D’Antuono, alla presenza del sindaco Albore Mascia, del questore Paolo Passamonti, del colonnello dei Carabinieri Marcello Galanzi, di Angelo Ferri, coordinatore della Protezione civile comunale, del sindaco di Moresco Amato Mercuri e di Marina Gagliardi, responsabile della Protezione civile della Provincia di Fermo. Al centro dell’incontro la disponibilità, manifestata  dal sindaco di Moresco, di inviare a Pescara le proprie unità di Protezione civile, direttamente dalle Marche, per partecipare attivamente alle ricerche di Roberto Straccia, lo studente di 24 anni scomparso lo scorso 14 dicembre nel capoluogo adriatico dopo essere uscito per una corsa.

Il sindaco Albore Mascia ha ribadito:

finchè non avremo la certezza della sorte di Roberto Straccia, finchè non lo avremo ritrovato, sarà nostro dovere continuare le ricerche.Non c’è angolo del territorio che non sia tappezzato dei volantini con il volto sorridente del giovane , non c’è giorno in cui decine di semplici cittadini non chiamino anche i nostri centralini per avere notizie, segno dell’affetto che ormai circonda l’intera famiglia.  L’amministrazione comunale ha messo in campo ogni mezzo e risorsa per sostenere le ricerche del giovane, garantendo il monitoraggio notturno quotidiano di tutti i nostri centri di accoglienza, degli alberghi convenzionati con il Comune per assicurare un riparo dal freddo ai nostri senzatetto, e soprattutto ogni notte le unità del Centro Operativo sociale effettuano il controllo in quei luoghi del territorio dove, abitualmente, cercano rifugio coloro che non vogliono andare in uno dei dormitori o negli alberghi, potendo contare ormai anche su una rete assistenziale efficiente ed efficace che ci consente di coprire tutto il territorio.

Ha detto il sindaco di Moresco Mercuri al termine dell’incontro con il Prefetto:

ringrazio il sindaco di Pescara per la disponibilità dimostrata : da questo momento siamo agli ordini dei Carabinieri i quali ci faranno sapere quando i nostri volontari della Protezione civile, circa 40 unità, saranno utili a Pescara per partecipare alle ricerche. Nel frattempo abbiamo creato un coordinamento tra le due Protezioni civili comunali, quella di Pescara e quella di Moresco, che nelle prossime ore si scambieranno cartografie della città di Pescara e informazioni, in modo che le nostre forze saranno preparate quando dovranno entrare in azione. A questo punto attendiamo solo che i Carabinieri ci dicano dove andare a cercare Roberto, o dove tornare se si tratterà di punti del territorio già verificati, noi vogliamo essere di supporto. Moresco è un paese piccolo, conosco benissimo Roberto, e i suoi genitori Mario e Rita, la sorella Lorena, una brava famiglia, una situazione del genere è impensabile per noi, e non riesco a capire cosa possa essere successo a Pescara. Sicuramente non bisogna cercare spiegazioni nell’ambito familiare né tra le amicizie di Moresco.

Ha aggiunto Albore Mascia:

rinnovo ancora tutta la vicinanza e la solidarietà alla famiglia di Roberto Straccia e al Comune-famiglia di Moresco, una piccola comunità che vive con angoscia le proprie giornate in attesa di sapere qualcosa di più concreto su Roberto . Ringrazio il colonnello Galanzi e tutta l’Arma dei Carabinieri per quando fatto sino a oggi e per quanto continuano a fare. Oggi abbiamo dato la nostra ulteriore disponibilità a partecipare alla ricerca dello studente con le nostre unità di Protezione civile unite a quelle di Moresco, ma ovviamente l’organizzazione dei servizi è in capo alle Forze dell’Ordine e del colonnello Galanzi. Credo che il nostro territorio sia stato battuto palmo a palmo, anche perché il dispiegamento di personale è stato straordinario. Ma è evidente che si deve andare avanti: finchè non avremo la certezza sul ritrovamento di Roberto, che magari oggi sarà anche lontano qualche chilometro da Pescara, finchè non avremo sicurezze, abbiamo il dovere e la responsabilità di continuare le ricerche.

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