PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ,nel corso del vertice convocato ieri in Provincia sul ‘caso’ delle antenne di San Silvestro, ha detto che la delocalizzazione di tali impianti passa nelle mani del Ministro per lo Sviluppo Economico: nelle prossime ore sarà inviata una nota ufficiale all’attuale Ministro Passera per chiedere, in virtù delle proprie funzioni e delle ordinanze debitamente emesse dalla Regione Abruzzo per predisporre lo spostamento degli impianti in altro sito, di adottare gli atti necessari per rendere esecutivo il trasloco da San Silvestro che ormai da un anno è stato dichiarato sito inidoneo ed è stato formalmente escluso dal Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze dall’Agcom. Nel frattempo è arrivato nei negli uffici comunali il verbale della riunione conclusiva del Tavolo tecnico regionale sulle antenne che lo scorso 8 febbraio ha esaurito i propri compiti, senza però giungere all’obiettivo, ossia non è riuscito ad accompagnare lo start up della delocalizzazione. Di fatto il Tavolo si è limitato a prendere atto che la delocalizzazione su una piattaforma off shore è tecnicamente fattibile, seppur onerosa relativamente alla manutenzione degli impianti da parte dei titolari delle emittenti, che però si sono ostinati, sino all’ultimo, a proporre lo spostamento degli impianti tra Francavilla al Mare e Colle del Telegrafo, soluzione ampiamente bocciata dal Comune di Pescara.
Ha detto il sindaco:
obiettivo del vertice era sostanzialmente cominciare a lavorare per la redazione del Piano provinciale delle antenne, una procedura che, a detta dei tecnici, richiederà però almeno un anno e mezzo di lavoro. Ovviamente i responsabili tecnici opereranno in tal senso, ma nel frattempo abbiamo deciso di compiere ulteriori passi in avanti sul piano della delocalizzazione. Innanzitutto oggi abbiamo ricevuto il verbale dell’ultima riunione del Tavolo tecnico regionale che, purtroppo, a differenza di quanto avevamo chiesto al momento della sua costituzione, si è rivelato un Tavolo interlocutorio che non è riuscito ad attuare la fase operativa dello spostamento. Nel corso dell’ultima riunione, il professor Fabio Graziosi, della Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila, autore del progetto-pilota di spostamento in mare degli impianti, ha ribadito la fattibilità tecnica della delocalizzazione in mare. Hanno ancora opposto resistenza a tale tesi i titolari delle emittenti radiotelevisive i quali, di nuovo, hanno parlato delle possibili interferenze sulla ricezione degli utenti che imporrebbe il riorientamento delle antenne di una parte dei cittadini di Pescara, e dei problemi di accessibilità al sito in caso di forti mareggiate o di interventi notturni, e hanno rilanciato, di nuovo, la proposta di trasferire gli impianti a Francavilla al Mare e su Colle del Telegrafo a Pescara. Il Direttore generale del Comune di Pescara Stefano Ilari, nel corso del vertice, ha ribadito la indisponibilità di siti idonei nell’ambito del territorio di Pescara e, in ultimo, abbiamo sollecitato la chiusura del Tavolo per la trasmissione delle risultanze agli Organi competenti per gli atti necessari e conseguenti. Oggi abbiamo ufficializzato gli atti conseguenti che l’amministrazione comunale intende adottare, ovvero scriverò una lettera al Ministro per lo Sviluppo Economico, lettera che verrà sottoscritta anche dal Presidente della Provincia Testa, nella quale, a fronte dell’adozione delle ordinanze di delocalizzazione già firmate dalla Regione Abruzzo, chiederemo al Ministero, come previsto dalla legge, di procedere con la delocalizzazione materiale degli impianti, partendo anche dai 129 siti a terra immediatamente disponibili e inclusi nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze. In tal senso la Regione doveva dichiarare idonei o meno i siti, ma è il Ministero che deve poi procedere con lo spostamento degli impianti, una procedura che avremmo voluto istituzionalmente condividere con i titolari delle emittenti, ma evidentemente il muro contro muro incontrato durante le riunioni del Tavolo tecnico non hanno reso possibile tale collaborazione. A questo punto solleciteremo il Dicastero affinchè vengano adottati tutti gli atti previsti dalla normativa.