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Pescara, vertice per progetto DK 15

da Donatella Di Biase

PESCARA – Il  Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi , al termine della riunione convocata alla presenza del Direttore dei lavori del DK15, l’ingegner Franci, per discutere del Progetto DK 15, ha illustrato le priorità anti-allagamenti comprese  in tale progetto  , avviato lo scorso anno e che ora  si dovrà assolutamente portare avanti per contrastare l’effetto ‘acqua alta’. Bisognerà completare la linea di captazione delle acque nell’area di piazza Pierangeli, con la realizzazione dell’ultimo collegamento tra il collettore a monte e la linea che scarica nel fiume, si dovrà effettuare la  pulizia di 400 metri del fosso Bardet e  costruire due idrovore golenali che, in caso di forte pioggia e di un innalzamento del livello del fiume, avranno il compito di impedire il reflusso dell’acqua stessa lungo le condotte.

Ha spiegato Foschi:

innanzitutto l’ingegner Franci ha ricordato che il progetto DK15, redatto nel 2002 e finanziato dall’Ato, è indirizzato al disinquinamento del tratto terminale del fiume Pescara, attraverso la captazione di tutti gli eventuali scarichi. E’ però evidente che quella stessa linea ci permetterà di potenziare anche lo smaltimento delle acque meteoriche, intercettando le acque di prima pioggia, ossia le più inquinate, sino allo scarico. E il primo problema emerso nel corso del vertice odierno è l’assenza di vasche di accumulo lungo la rete, vasche che normalmente consentono di rallentare la corsa dell’acqua piovana. E’ vero che la situazione tra via del Circuito-piazza Pierangeli è notevolmente migliorata rispetto all’estate 2010 quando decine di operatori commerciali si ritrovarono con l’acqua sino alle ginocchia in occasione di due diversi nubifragi, con danni per migliaia di euro.

Ma è altrettanto vero che nel corso dell’ultimo temporale, appena la scorsa settimana, in piazza Pierangeli abbiamo di nuovo registrato un allagamento, determinato, come previsto, dal mancato completamento dei lavori iniziati nel settembre 2010. L’Ato ha infatti provveduto a realizzare un primo collegamento tra collettori, ma manca un ultimo tratto di allaccio. I lavori sono stati sospesi in inverno per alcuni problemi con un sottoservizio, un grosso cavo dell’Enel che solo ora, entro qualche giorno, verrà spostato. L’Ato aveva realizzato un bypass temporaneo che però, ovviamente, non è riuscito a contenere e assorbire tutta l’acqua caduta; non appena sarà stato spostato il cavo Enel, si potrà realizzare, entro 15 giorni al massimo, il collegamento tra il collettore che arriva da monte e quello che scarica nel fiume, tra l’altro senza disagi nella viabilità perché i lavori si svolgeranno nel giardino situato all’interno del recinto dell’ospedale civile.

L’ingegner Franci ha anche chiarito che di fatto il collettore che scende dalla zona colli non è sufficiente per fronteggiare le cresciute esigenze della zona, come la linea di via Monte Faito dove nel corso dell’ultimo nubifragio abbiamo registrato un cedimento della strada, sprofondata per l’esplosione delle condotte, strada che è stata parzialmente transennata in attesa di un intervento di somma urgenza teso a sostituire una parte della condotta oggi troppo stretta e sottodimensionata. I nostri uffici tecnici, Settore Manutenzione, stanno già redigendo il progetto che comporterà un primo intervento per circa 15mila euro.

La seconda parte del progetto DK15 riguarda la parte sud della città, dove il progetto prevede la ripulitura del canale Bardet 1, per giungere sino allo Stadio Cornacchia, 400 metri in tutto. Abbassando la quota all’interno del canale, la stessa condotta potrà incrementare la capacità di scarico delle acque della zona di viale Pepe, facilitando il deflusso. E’ poi prevista la realizzazione delle idrovore allo sbocco del Bardet, in piazza della Marina, una per raccogliere il Bardet 1 e l’altra per il Bardet 2.

Ha proseguito Foschi:

con i due nuovi impianti avremo due garanzie, ossia in caso di piena del fiume non ci sarà il rientro e reflusso nelle condotte, compito oggi affidato alle paratie. Le idrovore ci permetteranno di smaltire il canale Bardet anche se il fiume si dovesse alzare. E con i due nuovi impianti risolveremo anche il problema degli allagamenti nel quartiere Porta Nuova. Infine un ulteriore intervento è previsto nel quartiere San Silvestro, in via Fonte Locca, dove l’Ato andrà a potenziare l’impianto esistente scaricando le linee a Fosso Pretaro. E ancora tra Pescara e Montesilvano è prevista la sistemazione della vasca di equalizzazione, realizzata prima dell’impianto di depurazione e rimasta abbandonata. Tali interventi  già finanziati e appaltati dovranno essere realizzati entro il 2011, con una corsa contro il tempo anche della nostra amministrazione per recuperare quel tempo prezioso perso tra il 2003 e il 2006 quando, a fronte di finanziamenti già pronti, le opere non sono partite. Non solo: altri amministratori si sono preoccupati di rifare strade e marciapiedi in quelle aree che ora dovremo di nuovo aprire per realizzare le nuove condotte interrate, con un inutile dispendio di risorse pubbliche, com’è già avvenuto lo scorso anno in via del Circuito.

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