“Quando avremo avviato le opere di ampliamento e potenziamento del porto ovviamente daremo una soluzione concreta al problema dell’insabbiamento del porto canale, ovvero della canaletta che oggi ospita il transito in entrata e uscita dei nostri pescherecci – ha ricordato il Presidente Sospiri -. Sino ad allora, evidentemente, dovremo garantire la transitabilità dell’asse fluviale attraverso un dragaggio costante, ma con un iter amministrativo tutt’altro che semplice. La Regione è stata più che tempestiva e grazie alla sensibilità del Governatore Marsilio abbiamo stanziato per l’obiettivo ben 2milioni di euro trasferiti al Comune di Pescara già a febbraio 2021, e nel frattempo abbiamo svolto le procedure per affidare all’Aca di Pescara, guidata dal Presidente Brandelli, l’incarico di eseguire gli esami sulla qualità ambientale dei fanghi da rimuovere dai fondali, e l’Aca per accelerare quanto più possibile quelle procedure si è affidata a una struttura di certificazione toscana, al fine di non gravare ulteriormente sull’Arta”.
“Il problema – ha aggiunto il consigliere Padovano – è tutto sull’esito di quei carotaggi, perché potrebbe esserci il rischio che solo il 10 per cento di quei materiali possa essere ristoccato in mare, a ridosso della diga foranea, mentre la rimanente parte potrebbe avere bisogno di un trasporto in discarica. Che significa la lievitazione delle spese e dunque una minore quantità di sabbia che potrà essere rimossa. Il nostro obiettivo è ovviamente rimuovere non 30mila metri cubi di sabbia, ma almeno 60mila, fermo restando che l’ideale per garantire l’agibilità del porto è la rimozione di almeno 150mila metri cubi”.
“Ormai – ha ripreso il Presidente Sospiri – le procedure dovrebbero comunque essere giunte a conclusione e per questo ho chiesto alla Capitaneria di porto, che svolge un po’ le funzioni di coordinamento e di raccordo tra tutte le forze istituzionali coinvolte, di convocare un vertice utile a tracciare la linea e a verificare lo stato dell’arte dei carotaggi, degli esami, e dell’appalto, ipotizzando per fine ottobre la prima data utile per l’avvio dei lavori di escavazione dei fondali. L’incontro è stato fissato per venerdì 8 ottobre alle 11.30, in Comune, ci ritroveremo attorno al tavolo anche con l’Aca e l’Arap, e nell’occasione tracceremo anche un quadro della situazione della gara per l’avvio dei lavori di apertura del molo nord e per la verifica delle condizioni d’uso delle banchine portuali a fronte dell’inizio dei cantieri, banchine che dovranno essere messe a disposizione della ditta per l’allestimento dell’area lavori”.
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