PESCARA – L’ Assessore alle Politiche Sociali Guido Cerolini ha riferito sul vertice , con tutte le sigle e organizzazioni sindacali del territorio, dedicato alla gestione dei centri sociali comunali.In tale riunione si è deciso che non ci sarà alcuna tassa a carico degli anziani che frequentano i Centri sociali comunali per la partecipazione alle attività, ma piuttosto l’eventuale individuazione di un contributo simbolico che sarà fissato in accordo con i sindacati e che permetterà di effettuare il censimento della reale utenza degli stessi Centri, come previsto nel Piano sociale regionale.
Ha detto Cerolini:
nel corso dell’incontro carte alla mano, abbiamo dimostrato che nel 2011 non c’è stata alcuna riduzione della spesa sociale rispetto a quanto previsto nel bilancio di previsione approvato. Dieci milioni di euro erano gli investimenti concordati, 10 milioni di euro sono stati impegnati dal Comune.
Innanzitutto abbiamo ribadito ai sindacati che l’intero dibattito si era sviluppato non attorno a una delibera, una convenzione, a un qualunque atto amministrativo, ma semplicemente attorno a un’idea appena abbozzata e ancora in embrione circa la necessità di individuare una metodologia quasi scientifica per poter censire con esattezza quanti sono i reali utenti dei nostri Centri sociali. Troppo spesso infatti, riceviamo segnalazioni circa ‘presenze’ occasionali e strane all’interno dei Centri; peraltro un censimento è necessario e fondamentale perché solo in quella maniera potremo avere il quadro esatto degli investimenti necessari e da inserire anche nel prossimo bilancio di previsione per ottimizzare la prestazione dei servizi e razionalizzare la distribuzione di risorse pubbliche. Nel centro sociale di piazza Grue, dove vige il sistema dell’autogestione e dove gli anziani già versano un contributo peraltro, oggi è già possibile conoscere il numero esatto degli anziani che vivono la struttura e dunque il tipo e la quantità di servizi che dovremo mettere in cantiere. Nel corso del vertice con i sindacati abbiamo assunto impegni precisi: innanzitutto abbiamo chiarito, mostrando i documenti e non con le chiacchiere, l’infondatezza delle preoccupazioni emerse in Consiglio circa la paventata riduzione delle risorse finanziarie definite nel bilancio di previsione approvato lo scorso aprile. In quell’occasione venne anche approvato l’ulteriore ripristino della somma di 442mila 34 euro destinati ai capitoli riservati ad anziani, giovani, minori e disabili. Quella somma è già stata impegnata, così come i 10milioni di euro complessivi previsti in bilancio sul capitolo del sociale, né si prevedono dirottamenti di fondi in fase di assestamento di bilancio, ipotesi assurda, fantasiosa e improponibile a fronte del difficile momento storico che stanno vivendo le nostre famiglie. Ovviamente le Organizzazioni sindacali hanno ribadito la propria contrarietà alla riduzione dei trasferimenti regionali per 600mila euro, somma che però il Comune ha già compensato con una ridistribuzione delle risorse tra i vari servizi. In particolare le Organizzazioni sindacali, ‘pur rispettando l’operato svolto dal mondo dell’associazionismo e del volontariato – come si legge nel verbale della riunione – ritenendo che in un momento di grave situazione economico-sociale del territorio vada qualificata la spesa sociale, hanno chiesto a giunta e consiglio comunale che le risorse per il Sociale siano destinate ai servizi, con particolare riferimento ai Liveas, con una drastica riduzione delle partite e dei capitoli destinati alle singole associazioni con l’erogazione a pioggia delle risorse’, richiesta che ovviamente la politica terrà in debito conto aprendo un confronto anche su tale tematica nella fase di elaborazione del bilancio di previsione.
In merito al futuro dei Centri sociali comunali di Pescara si è concordato di avviare una riflessione completa sull’organizzazione degli stessi finalizzata a rilanciarne le attività esistenti, a inserirne di nuove, a regolamentare l’accesso anche attraverso un’anagrafica che l’assessorato si impegna a realizzare, alla partecipazione degli anziani alla programmazione delle attività e alla ridefinizione delle regole di democrazia interna. Si è deciso inoltre di organizzare annualmente una Conferenza di servizio per tracciare un bilancio delle attività svolte nei centri sociali e per sperimentare nuove progettazione.