PESCARA – Continua la lotta delle Istituzioni di Pescara alle occupazioni abusive con interventi tesi a ripristinare il rispetto della legge. Ieri mattina è stato sgomberato un appartamento situato in via Caduti per Servizio, al numero civico 25, occupato abusivamente alcune sere fa da una famiglia sfrattata già una prima volta, sempre per occupazione senza titolo, da un alloggio posto in via Tavo. All’alba unità della Polizia municipale e della Polizia di Stato hanno effettuato un blitz sul posto, per verificare la veridicità di alcune segnalazioni ricevute da alcuni residenti, e hanno accertato la presenza della famiglia, subito invitata a uscire con le poche suppellettili portate con sé, per poi lasciare spazio agli operai dell’Ater che hanno provveduto a murare l’alloggio.
L’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco ha riferito sull’accaduto:
pochi giorni fa ho ricevuto una segnalazione da alcuni residenti di via Caduti per Servizio circa l’avvenuta occupazione di un alloggio nella stessa strada, al civico numero 25, uno dei più ‘caldi’ nel rione Fontanelle, dove la nostra attenzione è ormai massima da mesi dopo gli attentati intimidatori, le fiaccolate e altri episodi che hanno allertato la popolazione, che cerca solo tranquillità. Appena qualche giorno fa un residente ha subito l’ennesimo attentato, ossia lo squarcio dei teloni di un tir utilizzato per lavoro nel trasporto merce, un danno grave che aveva riallarmato l’intero quartiere dove l’amministrazione comunale è costantemente presente con i propri mezzi e uomini, ossia con il presidio fisso della Polizia municipale che effettua il controllo dell’area dalle 8 alle 20 con l’Unità mobile, per poi lasciare spazio ai pattugliamenti delle altre forze dell’Ordine con i militari dell’esercito. E la stessa amministrazione comunale ha annunciato come cosa ormai imminente l’installazione delle telecamere nell’intera via Caduti per Servizio al fine di incrementare le attività di controllo e quale valido deterrente contro fenomeni di microcriminalità. A fronte della segnalazione dei cittadini sono partite le verifiche sull’alloggio posto al primo piano del civico 25, una casa che in effetti era vuota dopo l’ultimo sfratto perché ridotta in condizioni di assoluta impraticabilità, priva anche dei minimi servizi, senza energia elettrica né fornitura del gas, con finestre rotte e senza porte, alloggio dunque che l’Ater avrebbe dovuto risistemare prima di poter procedere alla sua nuova assegnazione. Una volta sul posto, all’alba di stamane, la Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno verificato l’avvenuta occupazione abusiva dell’alloggio Ater: quando sono arrivati nell’abitazione, hanno provveduto a risvegliare la famiglia trovata all’interno, la stessa che nel corso dell’ultima ondata di sfratti abbiamo sgomberato da via Tavo, sempre perché abusiva, famiglia che dormiva addirittura a terra, su dei materassi posti sul pavimento. Gli agenti hanno invitato la famiglia a prendere le proprie poche cose e hanno atteso che l’Ater richiudesse con i forati l’alloggio sfondato abusivamente, ripristinando il rispetto della legalità.
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