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Pescara,via Colle Pizzuto:discarica e stalle abusive

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PESCARA – Il Presidente Commissione Lavori pubblici Foschi, ieri,  ha effettuato un sopralluogo in un’ampia superficie  tra strada Colle Renazzo e strada Colle Pizzuto accompagnato dai membri della Commissione stessa, da una pattuglia della Polizia municipale, con il maggiore Piera D’Emilio e il maggiore Adamo Agostinone, e da  una pattuglia dei Carabinieri.L’area  è presidiata da due pitbull e versa in condizioni di assoluto degrado. Oltre una decina di stalle completamente abusive, con all’interno sei cavalli da corsa,  sono state realizzate su un terreno di proprietà privata intestato alla famiglia Pierangeli, occupato dai proprietari dei cavalli e totalmente ricoperto da rifiuti di ogni genere, materassi, cavi abbandonati, rottami, paglia e biada per alimentare gli animali.  Il sindaco Luigi Albore Mascia ha già emanato lo scorso 4 marzo un’ordinanza per chiedere ai proprietari dell’area di ripristinare le opportune condizioni igienico-sanitarie con l’allontanamento dei cavalli, l’abbattimento delle opere strutturali abusive e la bonifica immediata dell’area. Trascorsi i 60 giorni previsti nell’ordinanza, sarà il Comune a intervenire, addebitando però le spese ai privati.

Ha spiegato Foschi:

nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha ricevuto la richiesta di intervento dei residenti della zona, che hanno segnalato una situazione di assoluta irregolarità su un terreno privato situato tra strada Colle Renazzo e Colle Pizzuto. E la realtà vista oggi è apparsa, se possibile, ancor più drammatica delle aspettative: l’area privata, completamente aperta, presenta un vecchio fabbricato in muratura trasformato in una stalla e di fronte sono state realizzate abusivamente altre stalle, dove sono custoditi circa sei cavalli. All’interno abbiamo trovato anche sei o sette persone che si sono presentati come proprietari dei cavalli da corsa, delle stalle e ‘occupanti’ dell’area, tra l’altro presidiata da due pitbull, tra cui un cucciolo tenuto alla catena, e un cane di razza dalmata. Sul terreno è stato scavato una sorta di canale dove vengono lasciati defluire i bisogni degli animali, mentre l’intera area è ricoperta da rifiuti, come vecchi materassi con reti in metallo, pattume di ogni genere, rifiuti alimentari, vecchie carriole ricoperte dalla ruggine e abbandonate, pezzi di ferramenta, e materiale edile scaricato. Una situazione di assoluto degrado caratterizzato anche da un maleodore che appesta l’intera area tutt’attorno alle stalle.

Tornando poco più a valle abbiamo individuato decine di mini-discariche abusive, anche in questo caso con ogni genere di pattume, realizzate sempre all’interno della stessa proprietà: materassi, residui edili, pezzi di mattoni, vecchi mobili, vecchie tapparelle abbandonate, intere lastre di eternit, addirittura un’autovettura capovolta. Nel corso del sopralluogo abbiamo anche scambiato qualche parola con i proprietari dei cavalli che abbiamo informato dell’esistenza dell’ordinanza emessa dal sindaco Albore Mascia lo scorso 4 marzo e indirizzata ovviamente ai proprietari dell’area, con la quale abbiamo ordinato l’immediato abbattimento delle opere realizzate abusivamente, la bonifica dell’intera superficie dai rifiuti, con la realizzazione di una recinzione idonea per evitare eventuali future intrusioni da parte di estranei, e l’allontanamento dei cavalli che andranno custoditi in strutture adeguate e attrezzate allo scopo. Sono già trascorsi trenta giorni dall’emissione dell’ordinanza e in effetti non è ancora accaduto nulla. Se entro il prossimo mese il privato non dovesse ottemperare al provvedimento, sarà il Comune a predisporre e a organizzare lo sgombero della superficie, con la demolizione delle baracche-stalle e la bonifica attraverso Attiva. Anche per i cavalli la Polizia municipale sta già individuando delle strutture idonee che potrebbero ospitare gli animali; ovviamente tutte le spese connesse a tali operazioni verranno poi addebitate al privato. La nostra priorità ora è quella di restituire sicurezza e decoro all’area, ripristinando piena legittimità e rispetto delle regole.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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