Lo denuncia l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ che invierà una nota alla Commissione comunale Vigilanza e al Prefetto Basilicata per affrontare con urgenza tale emergenza
PESCARA – L’avvocato Berardino Fiorilli, e Armando Foschi, promotori dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, intervengono sull’ emergenza ordine pubblico in via Misticoni dopo essere stati contattati dal Comitato di rappresentanza delle 120 famiglie interessate dal problema.
“Parliamo di una zona della città a carattere prevalentemente residenziale – hanno sottolineato l’avvocato Fiorilli e Foschi – nato da un progetto di riqualificazione promosso e seguito, a suo tempo, dall’assessore Lucio Candeloro e che, nel suo complesso, ha anche permesso all’amministrazione di centro-destra di riqualificare piazza Vittoria Colonna, i locali della stazione ferroviaria di Porta Nuova, e di ottenere ulteriori spazi che oggi, tra l’altro, ospitano anche l’Urban Center di Pescara. Nell’accordo di programma firmato a suo tempo con il privato interessato era prevista, ovviamente, anche la realizzazione di spazi commerciali, ottimi e opportuni per il rilancio dell’intera zona di Porta Nuova, sino a venti o trent’anni fa il quartiere dei negozi all’ingrosso, che poi hanno via via chiuso i battenti decretando lo spegnimento di tutte le vetrine. Oggi però proprio la gestione di uno di quegli spazi commerciali, la multinazionale Carrefour, è divenuto un problema sociale.
La politica aziendale dell’attività, infatti, prevede l’apertura al pubblico della struttura ventiquattro ore su ventiquattro, al fine di dare il massimo servizio alla potenziale utenza, dunque anche di notte è possibile comprare il latte o qualunque altro alimento. Una possibilità che però, per molti, è divenuta un’occasione di bivacco e quindi fonte di disagio: da mesi i residenti, a partire da coloro che hanno la sfortuna di vivere sopra la piazza antistante il supermercato, si ritrovano a subire le urla e gli schiamazzi di comitive di ragazzi che, dopo aver fatto i propri acquisti, soprattutto vino, birra e alcolici in genere, nella struttura, si fermano a consumare i prodotti nella stessa piazza, incuranti delle urla, degli schiamazzi, dei rumori inevitabilmente prodotti ai danni di chi, nei piani superiori, cerca di chiudere un occhio per poi andare a lavoro la mattina seguente.
E la mattina, l’area della piazza è un cimitero di bottiglie di vetro rotte, usate la notte precedente per essere lanciate verso le mura del supermercato stesso, chiaramente un gioco senza senso fatto, evidentemente, per vincere la noia ai danni dei residenti. Già nei mesi scorsi, come hanno raccontato i cittadini, c’è stato un incontro con il sindaco Alessandrini per chiedere non certo la chiusura serale del supermercato, ma, piuttosto una disciplina diversa della vendita, ad esempio emanando un’ordinanza ad hoc che vieti, appunto, la vendita degli alcolici in piena notte, così come l’estensione dell’ordinanza anti-bivacco, tuttora esistente per altre zone della città, come piazza Muzii, piazza Garibaldi o piazza Marino Di Resta, anche a piazza Colonna e all’area circostante il supermercato. In questo modo, chi comunque acquisterà alcol di notte, sa già che dovrà trovarsi un luogo alternativo per il suo consumo. Ovviamente, fatta l’ordinanza, vanno assicurati i controlli da parte della Polizia municipale per garantirne il rispetto.
Purtroppo alle loro richieste, pur modeste e civili nei termini e nei toni, i cittadini si sono visti negare tutto dal sindaco Alessandrini che, nel corso dell’incontro pubblico, si è limitato a riferire ‘di non poter fare provvedimenti ad piazzam’, in altre parole il problema del disturbo sociale in via Misticoni appartiene alle 120 famiglie che vi abitano e hanno fatto male ad acquistarvi casa. Chiaramente – hanno aggiunto l’avvocato Fiorilli e Foschi – l’affermazione del sindaco Alessandrini non corrisponde al vero: i problemi di ordine pubblico possono essere oggetto di ordinanze specifiche contingibili e urgenti proprio per fissare dei paletti utili a contenere ed eliminare i disagi.
In questo caso, l’estensione dell’ordinanza antibivacco all’area appare la soluzione ottimale, visto che si andrebbero a garantire il diritto al lavoro del supermercato, ma al tempo stesso anche il diritto al riposo e alla tutela di chi abita nella zona. Peraltro la situazione sembra stia degenerando dall’inizio dell’estate: oltre agli schiamazzi, alle urla, alle bottiglie lanciate, alcuni residenti hanno anche filmato immagini molto sospette su quanto accade sotto le loro finestre, con ragazzini che non si limitano più a bere in modo smodato, ma avrebbero superato anche la soglia del decoro sociale. E a testimoniarlo ci sono i rifiuti trovati nelle aiuole antistanti i condomini, dove i fiori sono stati sostituiti da un tappeto di profilattici. Per tentare di arginare il fenomeno, le 120 famiglie hanno anche contrattualizzato una società di Vigilanza privata che però nulla può a fronte di chi bivacca di notte nell’area, incurante a ogni richiesta di allontanamento.
A questo punto urge un intervento istituzionale prima che la situazione degeneri ulteriormente: in primo luogo l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ – hanno aggiunto l’avvocato Fiorilli e Foschi – chiede la convocazione di una seduta urgente della Commissione Controllo, Garanzia e Vigilanza per affrontare la problematica, invitando anche una delegazione di residenti di via Misticoni-via Italica e il sindaco Alessandrini. Nel frattempo chiediamo che venga predisposto un servizio notturno di controllo della zona da parte della Polizia municipale con l’estensione dell’ordinanza anti-bivacco e, infine, invieremo una nota al Prefetto Basilicata per chiedere la portare la problematica al tavolo del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza”.