Parlano Marco Baroni e Pasquale Marino
PESCARA – Dopo il pareggio dell’Adriatico-Cornacchia tra Pescara e Vicenza, hanno parlato i due tecnici Baroni e Marino, quest’ultimo ex di turno, ed hanno analizzato il match.
Marco Baroni (allenatore Pescara): “Sono dispiaciuto per i ragazzi per quello che sono stati in grado di fare, abbiamo preparato una partita attenta, puntigliosa nella pressione, volevamo fare questa gara. Abbiamo avuto cinque o sei occasioni importanti per fare gol, in alcune siamo stati un po’ imprecisi, in altre Bremec ha fatto delle parate veramente importanti. Abbiamo concesso veramente poco a loro, poi purtroppo ci sono state due disattenzioni, dovute probabilmente anche al vento che disturbava molto. Credo che nel primo tempo abbiamo concesso un po’ più di palleggio a loro, che è stato anche abbastanza sterile, forse le due occasioni più importanti le abbiamo avute noi. Nel secondo tempo è ovvio che il gol rompe sempre gli equilibri della partita, quindi si sono creati dei presupposto, almeno da parte nostra, per andare a vincere la gara, anche se sapevamo di avere di fronte una buona squadra che sta facendo bene. Oggi avevamo delle assenze importanti ma abbiamo avuto un atteggiamento comunque molto offensivo, ho trovato grande disponibilità da parte dei ragazzi che hanno giocato di squadra aiutandosi, facendo pressione ed andando a recuperare tanti palloni. Sono contento per come la squadra ha interpretato la partita ma sono allo stesso tempo dispiaciuto perché avremmo chiuso il cerchio portando a casa la vittoria. In settimana ho lavorato sull’atteggiamento, si può lavorare con giocatori offensivi, l’importante è che ci sia disponibilità in fase di non possesso. Questa cosa c’è stata perché questo è un gruppo che sta diventando sempre più squadra, c’è ancora qualcosa che dobbiamo sistemare perché prendiamo ancora troppi gol. Ci sono dei momenti topici della gara in cui bisogna essere attenti, in alcuni momenti manchiamo nella concentrazione”.
Pasquale Marino (allenatore Vicenza): “Se abbiamo pareggiato in extremis vuol dire che ci abbiamo creduto fino alla fine. Secondo me non siamo stati brillanti come le altre volte lì davanti perché arrivavamo con il possesso palla fino alla trequarti, però eravamo un po’ stanchi negli ultimi metri, ma abbiamo creato le opportunità che generalmente creiamo con gli inserimenti dei centrocampisti, delle mezze ali, degli esterni. Spingevamo poco anche se avevamo un buon fraseggio ed abbiamo concesso delle opportunità su qualche nostro errore. C’era la voglia di vincere da parte di entrambe le squadre, Fiorillo ha fatto una parata straordinaria all’inizio del secondo tempo. La terza partita in una settimana si è fatta sentire, c’era stanchezza e poca lucidità in certi frangenti di gioco e anche il vento ha disturbato parecchio l’azione fluida delle due squadre. Se non ci fosse stato il vento avremmo potuto assistere ad una partita più bella. Noi, a differenza di tante squadre che sono davanti, abbiamo come obiettivo quello della salvezza, ci stiamo arrivando perché mancano ormai pochi punti e siamo ormai con la mente sgombera, una volta che saremo arrivati all’obiettivo vivremo partita per partita. Per quanto riguarda la mia gestione, in 19 partite abbiamo fatto 38 punti, è una buona media, speriamo di continuare a mantenerla. Il mio passato a Pescara? L’anno scorso qui ho fatto l’andata, forse un giorno farò il ritorno… Qui mi sono trovato bene, non sono parole di circostanza, sono stato trattato bene dalla città e da tutti, poi è chiaro che quando ci sono momenti di difficoltà si devono prendere delle decisioni. Vicenza? È un bell’ambiente, sono arrivato in un momento di difficoltà e siamo stati bravi a tirarci fuori, non è mai facile riprendersi in questi momenti”.
LEGGI:
Pescara-Vicenza 2-2: Delfino raggiunto allo scadere