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Pescara, vietate attività motorie all’aperto e passeggiate: ecco l’ordinanza

da Redazione

carlo masci 18 marzo 2020

Il sindaco, Carlo Masci: “É il momento della responsabilità per tutti. Da oggi vietate attività motorie all’aperto e passeggiate a piedi o in bici”

PESCARA – L’aumento progressivo dei casi di positività al Covid 19 e la conseguente ed inderogabile necessità di intentare ogni iniziativa utile ad arginare la diffusione del contagio ha convinto nel pomeriggio di oggi, giovedì 19 marzo 2020, il sindaco Masci a firmare una nuova ordinanza che spinge ancora più avanti le misure di restrizione dei comportanti a rischio da parte dei singoli. L’iniziativa del primo cittadino fa seguito alle indicazioni contenute nella relazione dell’Azienda Sanitaria Locale di Pescara che ieri aveva fatto intendere come la situazione sul territorio fosse particolarmente preoccupante.

Al fine di evitare il rischio di diffusione del COVID-19, con effetto immediato e fino al 3 aprile 2020, in relazione a quanto previsto del D.P.C.M. 8 marzo 2020 e del D.P.C.M. 9 marzo 2020,

L’ORDINANZA INTRODUCE CON EFFETTO IMMEDIATO LE SEGUENTI PRESCRIZIONI:

  1. nel territorio comunale sono vietate tutte le attività motorie e sportive all’aperto;
  2. è possibile attendere alle esigenze primarie degli animali d’affezione per il tempo strettamente necessario e comunque in aree contigue ai propri residenza, domicilio o dimora ovvero nel raggio di 400 metri;
  3. in tutto il territorio comunale è vietato circolare a piedi o con velocipedi salvo i casi di spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità, nelle quali rientra l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali;
  4. a eccezione delle attività di farmacie e parafarmacie, fino al 3 aprile 2020, lo svolgimento delle attività commerciali previste all’allegato 1, del D.P.C.M. 11 marzo 2020, è consentito, fatto salvo il rispetto delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di settore, tutti i giorni tra le ore 07:00 e le ore 21:00.
  5. i titolari e/o gestori delle attività di cui al punto 4, al fine di evitare assembramenti di persone, devono obbligatoriamente organizzare l’accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate. All’interno dei locali aperti al pubblico deve essere rispettata la distanza di almeno un metro tra gli avventori. Il personale impiegato nelle attività a contatto con il pubblico deve essere protetto con appositi DPI.
  6. la cittadinanza è tenuta a effettuare l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali presenti: 1) a una distanza non superiore a metri 1000 metri dai propri residenza, domicilio o dimora, salvo le ipotesi di acquisito di beni e prodotti non presenti negli esercizi più prossimi; 2) nelle immediate vicinanze del luogo in cui è svolta l’attività lavorativa o presenti lungo il percorso ricompreso tra le sede di lavoro e propri residenza, domicilio o dimora;
  7. la cittadinanza è sempre tenuta a rispettare il principio secondo il quale negli spostamenti deve essere percorso il tragitto più breve per raggiungere il luogo di destinazione.

I contravventori delle suddette elencate prescrizioni saranno puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 25,00 a euro 500,00, fatte salve le sanzioni per ulteriori illeciti.

“In un momento così complicato – ha detto Masci – non vi è spazio per dubbi o polemiche. Come sindaco ho il dovere e la responsabilità morale di fare tutto il possibile per dissuadere ogni pescarese dal porre in essere azioni che oggi sono ancor più inaccettabili. Ogni volta che si contravviene all’obbligo di non uscire di casa, per qualsivoglia ragione non riconducibile a primarie e circostanziate necessità, si commette un’azione minatoria nei confronti della salute pubblica, rischiamo di infettare altre persone e soprattutto di mettere a repentaglio la salute dei nostri cari, soprattutto se anziani o malati. Questo da oggi non è e non sarà più possibile. Con disagio, ma voglio essere molto chiaro: la presenza di molti portatori asintomatici è un dato che gli scienziati sottolineano in modo fermo come leva per l’ampliamento della epidemia da Coronavirus. Da oggi non possiamo più venir meno alla prudenza e soprattutto al nostro senso civico. Dobbiamo farlo tutti insieme!”.