Pescara, vincere per iniziare a costruire la fuga

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Gli scontri diretti degli avversari, potrebbero riportare i biancazzurri in vetta, pur con una gara in meno rispetto ai rivali

Lì dove non poterono gli avversari, riuscì la neve. La marcia del Pescara si è fermata il 31 gennaio, dopo la vittoria contro il Crotone. Da allora sono passati 18 giorni in cui i biancazzurri sono stati costretti a saltare le due gare casalinghe contro Reggina e Juve Stabia e ad allenarsi in condizioni proibitive.

Nel frattempo, Sassuolo e Torino, con una gara in più rispetto ai biancazzurri, ma una in meno rispetto al calendario ufficiale, hanno scavalcato gli uomini di Zeman. Si riparte dunque oggi dall’Albinoleffe, partita solo in apparenza senza storia.

Se è vero infatti che i lombardi navigano nei bassifondi della classifica, è altrettanto vero che le condizioni fisiche del Pescara sono un’incognita. La sosta forzata, infatti, potrebbe aver fatto perdere un po’ di smalto ai bincazzurri.

L’AVVERSARIO – Se il Pescara fosse arrivato a questa gara dopo aver disputato le due gare casalinghe saltate, ci sarebbe stato poco da discutere. L’Albinoleffe infatti è reduce da 4 sconfitte di fila, e, più in generale, non ottiene i tre punti, dal 26 novembre 2011, quando andò a espugnare il campo di Brescia col risultato di 3-1. La vittoria in casa, manca addirittura dal 1 novembre sull’Ascoli. Numeri poco rassicuranti per i lombardi.

Nemmeno il cambio della panchina, da Daniele Fortunato a Stefano Salvioni, ha dato la scossa ad un ambiente, che pare proprio rassegnare a dire addio alla B. Con una squadra in queste difficoltà, è dura dire chi potrebbe creare problemi al Pescara.

LE POTENZIALI INSIDIE – Sicuramente l’uomo più pericoloso è Andrea Cocco, 9 reti fin qui (un terzo di tutte quelle segnate dai lombardi). Al suo fianco, giostreranno Germinale o Cissè, giocatori forti fisicamente, ma che segnano pochino. A centrocampo l’uomo di spicco è Mehmet Hetemaj, giocatore più votato all’interdizione che alla costruzione della manovra.

Sulla fascia destra invece, si ta imponendo, seppur lentamente, l’ala Pacilli, classe 1987, che, dopo alcune buone stagioni alla Ternana, è arrivato a Bergamo, dove sta trovando sempre più spazio. Per il resto non c’è poco altro da segnalare. Il Pescara dovrà fare attenzione soprattutto ai calci da fermo, dove, Regonesi, calcia molto bene, scegliendo o il tiro diretto o l’assist per il compagno.

I biancazzurri, pur con parecchi assenti, non dovrebbero avere problemi contro i lombardi. Ancora assente Insigne, dovrebbe essere Caprari a sostituirlo. Per il giocatore, scuola Roma, è un’ occasione importante per dimostrare di poter essere più di un’alternativa in questo scorcio di stagione.

I problemi maggiori Zeman ce li ha dietro, dato che gli infortuni di Brosco e Bocchetti, mettono a disposizione del boemo i soli Capuano e Romagnoli come centrali. Il Pescara dovrà quindi guardarsi soprattutto da sé stesso.

Vincere oggi a Bergamo sarebbe importantissimo, perchè, visti gli scontri diretti cui sono attesi Torino (lunedì contro la Samp) e Sassuolo (oggi contro il Varese), i tre punti potrebbero riportare il Pescara in cima alla classifica, con la possibilità di sfruttare poi di dare lo strappo definitivo alla classifica, sabato prossimo nello scontro casalingo contro il Sassuolo.

Il Pescara quindi ha un’occasione importante per prenotare uno dei due posti diretti per la promozione, facendo capire agli avversari, che, quest’anno, non ce n’è per nessuno.

Pubblicato da
Davide Luciani

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